BOSCO DI BESOZZO
Ecco un piccolo approfondimento personale sulla gara di Besozzo (stimolato dalla classifica accorpata delle varie categorie
sul percorso 3), dove il dato di per se non era molto significativo dal punto di vista tecnico.
E’ vero che alla fine conta il “risultato”, ma forse si può trarre qualcosa di più.
Certo una rondine non fa primavera, certo potevo analizzare tutte le lanterne, certo dovevo prendere inconsiderazione... e via di questo passo...trovando mille alternative/critiche..
La mia è solo un piccolo approfondimento personale...per poi discutere sui numeri...
ANALISI
Ho provato ad analizzare alcune lanterne “chiave” suddividendole in “lanterne tecniche” e “lanterne di corsa” (con
poco orientamento o come la prima con due scelte ma dove la parte di corsa era preponderante).
RISULTATI
La fa da padrone la M16 con Gualdana veramente super, segue
a ruota nelle tecniche la M55.
Nelle lanterne di corsa ancora primi la M16, poi la M55 e M18 con
due.
Evidente la mancanza di miglior prestazioni nelle donne (velocità di corsa sicuramente più bassa) ma nelle tratte "tecniche" i tempi sono molto vicini a quelli dei coetani maschi.
Altri spunti e riflessioni:
M18 ha le migliori prestazione nella prima lanterna e a
circa metà gara…poi più niente. Forse è solo un caso, forse.
M55 si difende bene molto bene nel finale forse per una migliore
“resistenza” (o gestione?) sulle medie distanze, mentre perde nella tratta
corta (ad esempio per arrivare alla 100).
Il vincitore della M16 ha anche ben 19 primi tempi di
categoria sui 30, segue la M18, ma qui i partecipanti erano pochi.
Nelle donne: sono in tante le atlete che si aggiudicano i
primi tempi.
Le vincitrici sono le atlete che non commettono troppi errori, a differenza degli
uomini dove oltre a commettere pochi errori occorre correre anche essere veloci.
Ancora una volta qui si dimostra che la tabella FISO è
datata: il percorso Rosso legato alla categoria M16 è stato quello più vincente
ed è l’unico sceso sotto i 30 minuti.
In Lombardia il vincitore è stato spesso al primo posto conquistando molti titoli regionali, nelle gare nazionali un terzo posto e tanti piazzamenti di legno.
A quando il cambio di questa tabella?
Ho provato a vedere una comparazione tra media nel bosco su una gara long e nel parco di Besozzo.
Ovviamente tutti sono stati più veloci la forcella è tra 1 minuto e 20 a quasi 4 minuti.
Da notare come tra la velocità del migliore e il più lento ci passano 2 minuti e 30 che tradotto nella lunghezza di 4,4 km siamo a più di 10 minuti di differenza, anche con il tempo FISO più basso (ricordo 30 minuti) questo percorso sfora il 40 minuti.
La mia idea è quella (per moltissime ragioni storiche e statistiche) di non accorpare i percorsi giovani con i master.
Le donne, come tecnica non sono inferiori, a quelle degli uomini sia nei giovani che nei master (cosa che la tabella invece differenzia per i master)
Per le veterane poi il discorso è legato anche ad un numero di partecipanti molto più basso rispetto agli uomini e quindi una bacino di atleti basso; se poi vengono a mancare alcune atlete forti i tempi di gara ovviamente sballano.