In questa prima riflessione sul mondiale casalingo di MTBO cercherò di essere breve e conciso forse anche troppo essenziale, per le gare singole, gli intertempi e tutto il resto, se avrò tempo, una prossima volta (anche analisi dei tracciati).
Nel mio post precedente avevo dato le percentuali di medaglie nelle varie discipline (maschile e femminile), ma solo per la categoria elite: con la possibilità di medaglie molto ma molto remota.
Unica medaglia conquistata dall’Italia è quella di Laura Scaravonati Bronzo nella long.
(Ho dei dubbi sugli intertempi e cartina di gara perché non mi tornano alcune cose: al 15 punto prende più di due minuti dalle altre ma in cartina la tratta è da 4-5 minuti al massimo!!!!)
Negli uomini una grande prestazione di Giaime che arriva 6 ma nello spazio di 1 minuto e 30 “ c’era il bronzo.
Avevo dato qualche possibilità in più nella middle e sprint e soprattutto nella staffetta dove il successo (d’argento) è stato accarezzato per due frazioni dalla squadra femminile, ma l’ultima ci è stata fatale….forse avrei tenuto per ultima la Scaravonati.
Forse la pressione di essere seconda ad un mondiale ha giocato un brutto scherzo a Milena.
Forse il caldo ha prosciugato le energie.
Non penso che sia un caso, ma l’unica medaglia arriva da chi è “diciamo professionista” al 100%….i gruppi militari sono le uniche “società” che possono schierare atleti di livello internazionale….
Se non sono male informato anche gli altri medaglisti sono dei “professionisti” e per arrivare a questi livelli occorre farlo come mestiere.
Le mie previsioni purtroppo sono state abbastanza azzeccate.
Sono rimasto molto impressionato dal livello di organizzazione generale su tutti gli aspetti, quello che mi ha fatto un po di specie è stata la mancanza quasi completa di “pubblico”.
Posso parlare solo di una gara (la staffetta alla quale ho assistito) e mi sono ritrovato all’ampio parcheggio, tutto ben organizzato, segnalato, suddiviso con la presenza di solo altre 7 macchine oltre la mia).
Sappiamo tutti le difficoltà del nostro sport di esser visibile e “televisivo”oltre ad essere conosciuto.
Sicuramente la data non ha favorito l’afflusso del pubblico italiano (poi il caldo ci ha messo del suo)
i piccoli (anche se belli, gradevoli) paesi delle varie gare (a parte Marostica e Bassano) sono stati invasi solo dagli atleti…
Mi aspettavo di più dal maxischermo: immagini poco definite e poco capibili da chi non è addetto ai lavori.
Mancava anche un tabellone elettronico con le classifiche provvisorie nelle varie categorie, o ascoltavi lo speaker o non sapevi come stava andando la gara (e soprattutto nella staffetta è indispensabile).
Ho anche visto un parco bici degli atleti da “formula 1” e anche atleti con abbigliamenti molto casalinghi e diciamo “poveri”.
Pochissimi con il camel bag nonostante un caldo esagerato…chissà perchè!
Ottima la medaglia nella long dei giovani e un guasto meccanico (rottura catena) ha impedito di avere un’altra medaglia nella staffetta giovanile….
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