mercoledì 30 maggio 2012

I numeri del nostro movimento Orientistico nel triennio 2009-2011.


Premessa
Mi sono accorto nel rileggerlo, che questo mio intervento non è lineare  e leggibile come gli altri  (battutaJ), ma quando si parla di numeri e di dati non riesco a fare di meglio, scusatemi.
Molte cose sono dei flash, altre sono domande, altre considerazioni o riflessioni insomma c’è un po di tutto…diciamo in ordine sparso.

In questi giorni mi è arrivato a casa il numero nuovo dell’Azimut con tanti articoli.
(piccolo sondaggio: è solo un problema mio e dell’età che avanza o anche a voi questi caratteri sono molto ma molto piccoli!!! soprattutto quando lo sfondo non è bianco è proprio difficile leggerlo! Un plauso invece all’impaginazione, mi piace molto).
In uno di questi (pag 28 e suc)  la Comunicazione&marketing stila un resoconto sugli eventi e partecipazione in questi tre anni.  Mi ha incuriosito.

Grazie poi ad un  commento di Michael ho anche la pagina del sito FISO che mostra un maggior dettaglio per l’anno 2011 e con le mie poche conoscenze dirette vorrei fare  alcune precisazioni, riflessioni e  soprattutto delle domande per i più esperti.

A suo tempo avevo detto e scritto che c’era stato un calo nella CO notevole e di conseguenza così pure anche nella MTBO, ma questa tabella dice esattamente il  contrario.

Vediamo di capirci di più, pur con tutti i miei limiti.

Gli eventi considerati sono quelli di routine o anche quelli che capitano ogni 10 anni o la prima volta? E le promozionali  vengono considerate?
In altre parole se ad esempio nella CO una 5 giorni Internazionale non fa una grossa differenza all’interno di un numero abbastanza grande di eventi (5 giorni di gare su 267 è 1,87% un’inezia), nella MTBO  2011 un mondiale con 5 gare in più vuol dire un incremento del 27,78%.
Il che non è poco, ma allo stesso tempo non è veritiero riguardo al numero di gare di MTBO.

Cosa dire puoi del numero di partecipazione.
Sempre nella MTBO 2011 c’è stato un incremento di  partecipazione di più di 1000  persone (dovuto solo al mondiale e quindi di stranieri che nel 90% dei casi non rivedremo mai più in Italia) il che vuol dire un bel + 63%  rispetto al 2010. 
Caspita numeri da capogiro…..non è tutt’oro quello che luccica.
Ad esser precisi nel 2011 sono stati inseriti anche gli atleti svizzeri nella gara di Campionato Italiano long e staffetta visto che era anche il loro Campionato?
Perché?
La riflessione prosegue:
perché nella gare disputate in Lombardia (di CO e MTBO) con la presenza di molti svizzeri (abbiamo già da anni vari appuntamenti e trofei congiunti) questi non  sono stati mai conteggiati?
E ora invece si?
Cosa diversa per il Meeting di Venezia gara internazionale per eccellenza dove i numeri degli italiani sono pochi rispetto agli stranieri e che comunque vengono conteggiati.
Insomma c’è un criterio nel conteggio dei numeri dei partecipanti?

Secondo me per la partecipazione si dovrebbe intendere solo quella di atleti tesserati italiani (così da verificare come sta il nostro movimento negli anni) e poi se si vuole una tabella ALL (compresi gli stranieri) la si fa a parte.
Sempre  serve e a chi poi serve  fare   questa tabella? (Altra domanda).

Ulteriore considerazione
mi fa strano che si prenda in considerazione solo la fase nazionale dei GSS , forse perché così lo fanno anche le altre Federazioni o lo vuole il CONI?
Diciamo che è un dato poco significativo visto che il numero delle squadre e delle persone è bloccato, deciso a tavolino (più o meno lo stesso ogni anno) e quindi non da nessuna indicazione su quanto c’è dietro nelle fasi regionali o provinciali.

Nella CO poi sono aumentate le gare disputate nel 2011 rispetto al 2009.
Stabile invece rispetto al 2010, ma il numero di partecipanti medio è sceso.
Se da una parte c’è una maggiore offerta (ci sono più gare che coprono non solo tutte le domeniche ma anche sempre più l’Italia) dovrebbe esserci anche una maggiore adesione, ma così non è stato visto il calo di 18 punti media rispetto al 2009 .
2009 siamo ad una media di 164 atleti a gara, nel 2011 scendiamo a 146.

Se a questi dati togliamo anche gli stranieri nelle varie gare internazionali (tipo Venezia) la media scende ancora.

I numeri dei Campionati Italiani mi sembrano abbastanza stabili, mentre quelli di Coppa Italia negli ultimi anni come si sono evoluti?
Nella MTBO i dati rispetto all’anno scorso sono in netto calo con medie ridotte all’osso: un calo del 50%.

Trail-o un bel balzo in avanti (sia di gare che di iscritti) in questi ultimi due anni e un assestamento di gare e partecipazione nel 2011.
Conosco poco il movimento e quindi non  mi sento di fare altre considerazioni.

Se c’è qualcuno che può darmi le risposte  a queste mie domande ne sarei felice.




4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Caro Angelo,
    ho letto anch'io l'articolo su Azimut Magazine e mi ponevo anch'io alcune domande dentro di me.
    Riguardo il conteggio dei partecipanti ai Campionati Italiani e al Meeting di Venezia, penso molte volte che ci sia la tentazione di "sbandierare" numeri! O meglio di includere tutti, italiani, stranieri pur di far vedere che l'evento è stato molto partecipato! Sono dell'idea che analizzare con attenzione i numeri degli atleti italiani partecipanti, possa invece aiutare per una riflessione sullo stato di salute del movimento orientistico nazionale. Ci vorrebbe ancora su Azimut Magazine, uno spazio com quello che aveva Bruno Bosin (negli Azimut anni '80 e inizio anni '90 memorabili le sue tabelle sulle velocità in gara degli atleti italiani e non solo...). Mi sono domandato anch'io il perchè di questa situazione. Considerando che ci sono più gare rispetto a un tempo (in media in ogni week-end), più impianti cartografici a disposizione, la punzonatura elettronica sport ident (da non dimenticare che colui che la introdusse fu Gabriel Fauner nel '98, testata in una gara in Alto Adige e poi ufficialmente prevista nella 5 Giorni della Valle di Non nel luglio di quell'anno). Eppure come mai questo calo? Personalmente penso ci sia scarsità di dirigenti, la F.I.S.O. Nazionale negli ultimi anni, a parte delle iniziative, sul campo della formazione non ha puntato molto. Credo che oltre ai tecnici, vadano formati nuovi dirigenti per un futuro di questo sport. Riguardo i GSS, a livello storico, nel 1987 l'orienteering entrava ufficialmente nei programmi dei GSS (allora Giochi della Gioventù). In questo 2012 ricorrono i 25 anni dall'ingresso! Sì il numero della fase nazionale è bloccato effettivamente. Riflettevo se ai GSS venissero ammessi solo studenti che non siano tesserati FISO. Fino a qualche anno fa ogni Scuola Media o Superiore poteva far partecipare ai GSS Provinciali/Regionali solo un tesserati FISO. Altrimenti accadeva che vincevano sempre e solo i "soliti noti"! Secondo me sarebbe da meditare molto su questo aspetto! E poi, con i tanti corsi svolti nel mondo scolastico, sarebbe molto importante avvicinare nuove persone all'orienteering sia gli insegnanti, che studenti, che le loro famiglie. "Natura e sport chiamano scuola", bellissimo progetto degli anni '90 approntato da Lorenzo Gecele e portato avanti per alcuni anni con convinzione anche grazie all'entusiasmo dell'allora presidente nazionale FISo Carlo Stassano. Sarebbe da riprendere in mano!
    Penso che in vista dellla stagione delle assembleee elettive a livello provinciale-regionale e poi nazionale della F.I.S.O., credo che sia importante affrontare la tematica di questo calo di partecipazione alle manifestazioni e "rimboccarsi le maniche" per poter puntare sul coinvolgimento di nuove persone, specialmente giovani attraverso l'attuazione delle varie convenzioni nazionali (con FCI, Federparchi, CSI...) e anche però uscendo dall'ambito sportivo verso quei mondi che agli albori dell'Orienteering Italiano erano stati inizialmente coinvolti come il CTG, il mondo della Scoutismo, il mondo delle marce non competitive, il mondo degli oratori... Forse anche qui, c'è qualcuno che può esser affascinato di vivere tante avventure nei boschi e nella città, a piedi, di corsa, con gli sci o con la mountain-bike assieme a carta e bussola! Marco Rosa (Villazzano di Trento)

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  3. Grazie del tuo prezioso e preciso contributo.
    In effetti come scrisse Trilussa (il discorso del pollo e delle due persone che ne mangerebbero metà a testa...o forse uno era vegetariano e quindi è rimasto a stomaco vuoto) i numeri possono essere "visti" in vario modo.
    Avere degli spunti per poter operare per le scelte future sarebbe auspicabile e ottimale e quindi una lettura attenta e precisa.
    Mi viene in mente un altro dato: molti si avvicinano a questa disciplina per una due volte e poi vanno (per moti casi) dove il mercato di oggi, sempre più ricco di proposte, offre soluzione più comode o più avventurose o più aperte come scrivi tu.
    C'è sicuramente da fare e da proporre.

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  4. Caro Angelo,
    credo che ci voglia un'attenta analisi da parte di tutti. Atleti, Dirigenti, Tecnici...veramente tutti! La FISO è un insieme di persone! Da tanti anni si attende che la F.I.S.O. venga riconosciuta dal CONI Federazione Nazionale a tutti gli effetti, quindi non più disciplina associata. Certamente i tesserati sono cresciuti, ma riguardo le partecipazioni alle gare credo vi sia stato un calo. Ricordo gare regionali in Trentino con una media di 400 persone a fine anni '90 - inizio anni 2000. Oggi non è più così! Riguardo l'altro dato che indichi, io ti espongo il mio pensiero. Oggi, specialmente i giovani (penso a quelli adolescenti), alzarsi presto la domenica mattina per raggiungere un luogo in montagna, aspettare il proprio orario di partenza (magari fino a tardi), e poi cimentarsi nel percorso esordienti...va bene per 1-2 volte! Quando poi si passa la categoria, allora i percorsi diventano più lunghi e impegnativi tecnicamente. La vedo così: o un giovane è disposto ad allenarsi (ci vuole una società sportiva che lo segua con continuità) oppure se viene alla gara per trascorrere il proprio tempo libero cambia sport! Cosa si può fare?
    Forse, come sosteneva Vladimir Pacl, è importante che vi sia una parte agonistica (con gare di alto livello) e una parte del tempo libero, animazione di orienteering. L'orienteering rispetto ad altri sport riesce a coinvolgere tutti, dai bambini agli anziani. Penso che possano essere proposte delle attività semplici che possano avvicinare nuove persone, poi i più appassionati potranno vivere la parte agonistica. Perchè tanti Comitati Provinciali CONI (so di quello Trentino e di quello Veneto) stanno promuovendo delle iniziative volte a provare lo sport, come gioco, come animazione? Perchè i giovani a praticare sport sono pochi! Credo che non sia una sciocchezza l'animazione, ma può fare molto, può far divertire, appassionare, incuriosire! Vladimir è stato un grande trascinatore, andava in diverse parti d'Italia, ha seminato! Non solo in Trentino, ma anche sulle Madonie in Sicilia, a Pisa... Per crescere come movimento orientistico nazionale, c'è bisogno di mettersi ad un tavolo se si ha a cuore tutti questo meraviglioso sport! Provare non costa nulla...Perchè non parlarne all'Assemblea Nazionale FISO? Molti ricordano il "Dove va CISO?" di Vladimir Pacl in occasione della famosa Assemblea Nazionale a Bassano del Grappa nel 1986...ora invece tocca a tutti noi dire "Dova va la FISO?" Quali prospettive per il futuro, darsi degli obiettivi chiari è molto importante. Iniziamo a parlarne, anche dei possibili candidati per il nuovo Consiglio Federale! E' bene pensarci per tempo! Marco

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