giovedì 24 maggio 2012

MTB-O quale futuro?

Visto il numero di ingressi e di commenti al post questo non può che farmi piacere e (nel caso si organizza una gara potremo essere veramente in tanti se tutti questi "visitatori" si iscrivono),
 ma veniamo al sodo.


Dopo l’arrivo di alcuni messaggi e commenti ecco un breve sunto
con ovviamente le mie considerazioni (bianco su nero in questo caso)

1) la crisi internazionale e nazionale dell'economia si fa sentire anche in questa disciplina dove pur avendo un costo d'iscrizione gara molto basso rispetto ad altre gare di MTB e non, ha una notevole spesa di tempo e di soldi per le trasferte con i rincari su gasolio, autostrade vitto e alloggio.
 E rispetto alla C.O. non si può riempire l'auto per ammortizzare i costi perchè le bici sono comunue un bell'ingombro

2) Calo generale anche in altre disciline simili dai centri storici (che era quasi  scomparsi) alla C.O. dove se non sbaglio è parecchio tempo che non si supera le mille unita (a parte Venezia).

3) All'inizio i praticanti di MTBO erano esclusivamente atleti di CO, ora penso che si attestino sul 80-90% e di conseguenza una diminuzione nella CO si sente anche nella MTBO ed essendo già in pochi i numeri si riducono al lumicino.

4) Più di una volta le scelte "politiche" di località dove svolgere la gara (anche importanti, quali Campionati Italiani e Coppe Italia o Trofei delle Regioni) non sono state brillanti.
Cartine e percorsi avevano poi poco a che fare con la MTBO (personalissimo parere, ma spesso il discorso organizzazione sotto tutti gli aspetti è stato affrontato in maniera molto superficiale e solo basandosi sull'esperienza della CO: pessimo idea e pessimi risultati) tutto questo ha fatto perdere il "feeling" ad una fetta di atleti che hanno abbandonato questa strada.
Più di una volta, l'ho detto e ora lo ribadisco,  sono state fatte delle vere e proprie "cattedrali nel deserto", mi riferisco a cartine (anche belle e grandi) dove al masssimo si sono fatte due gare e che sopratutto non hanno portato assulutamente nessun giovamento al movimento: nessuna società nuova e nussun tesserato nuovo.
Insomma una mancanza di strategia e di programmazione a lungo termine per arrivare a consolidare e incrementare il movimento proprio non l'ho visto.

5) per l'aspetto tecnico mi è sembrato un "movimento" troppo arroccato ad una visione "orientistica" (diciamo da puristi estremi) della disciplina, rendendo assolutamente inadatto/incomprensibile questa disciplina ai neofiti  e allontanando i pochi che si è riuscito con grande fatica avvicinare.

6) grande lavoro sulla comunicazione (TV, giornali, sponsor)
e sulle gare internazionali arrivando anche a organizzare un Campionato del Mondo di MTBO (preparazione alla grande ma al posteggio per il pubblico era un deserto d'erba con sole tre macchine parcheggiate!!!!),
con una squadra elite nazionale che riesce ottenere dei pregevoli risultati (manca l'acuto alla Nicolò Corradini), ma il domani è estremamente povero e non certo roseo (basta un infortunio, anzi due e
siamo fuori dal giro medaglie).

7) Non ho visto ne una politica, ne una sponsorizzazione da parte della
federazione verso lo sviluppo di questa disciplina, in altre parole
siamo stati lasciati a noi stessi e fin che le forze e l'entusisiamo
ci ha sorretto siamo andati avanti, ma ora le priorità sono altre
e gli anni.... passano.

8) Oggi come oggi ci sono solo (o quasi) gare nazionali...il resto si è perso via...

Sicuramente ci sono altri aspetti  che non ho trattato ma lo stesso importanti
(es. concomitanza di gara importanti CO con gare importanti di MTBO,
 un anno ci sono state   molte sprint e in bici fare 20 minuti di gara
è come correre i 400 metri per un orientista  elite,ore e ore di strada per arrivare al luogo
della gara e poi ci si fa una sgambata di 20 minuti?),
 calendari non favorevoli alle trasferte.
Gare troppo lontane per il maggior numero di atleti MTBO .
....mi sembra di aver già scritto abbastanza.

Ho provato, tanto per vedere con i miei occhi, alcune gare di MTB
sia normali (come lunghezza) che di granfondo.
Beh la prima cosa è che comunque fanno numeri da gare nazionali di CO.
Per non dire poi di quelle più famose che nel giro di poche ore aprono e chiudono le iscrizioni online e i
prezzi non sono certo popolari....
le sfaccettature sono molte e gli aspetti da prendere in considerazione anche...quelli arrivati sono

Suggerimenti che in parte condivido:

1) gare con troppi percorsi e troppe regole a cui sottostare nell'organizzare

2) gare troppo corte come lunghezza e tempo

3)  si aspettano altri commenti e suggerimenti

3)  gare troppo

6 commenti:

  1. Secondo me alcuni punti:
    -il calendario. Prendiamo quello di quest'anno 11 gare nazionali tra metà marzo e metà maggio e il rimanente ad ottobre.
    -la mancanza di gare regionali e promozionali (se ecludiamo quelle del Gronlait) che ne diffonderebbero lo sviluppo anche ai non bikers
    -si sta puntando su solo alcune persone e non sul movimento

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  2. http://www.fiso.it/05_Comunicazione_e_Marketing/05_Reports/06_2011_Riepilogo_Partecipanti_Competizioni_Naz-Internaz.pdf

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  3. Mi trovi completamente d'accordo su tutti i punti. Per quanto riguarda la mancanza di gare a livello locale (regionale, promozionali) il problema è che, al solito, si rischia di lavorare molto per pochi concorrenti, se si fa una gara regionale bisogna comunque prevedere tutte le categorie (tranne poi accorparle quando vedi i numeri degli iscritti), se si fa una promozionale con categorie ridotte "ma non vale per il punteggio fiso"; questo punteggio fiso andrebbe abolito nelle gare regionali e conservato solo per le gare nazionali e solo attribuito alle categorie M20-MA-ME-M35, per gli altri non ha senso (questo si dovrebbe fare anche nella CO).

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  4. Ciao Alemalus,
    sono concorde sulle tue osservazioni e il discorso Lista Base è un'altro capitolo che apre una voragine di discussione e attriti ... che vorrei affrontare un'altra volta (scusami).
    Anche se il mio sentore dice che .....
    Forse questo problema si può paragonare alla riduzione dei salari dei nostri politici...si parla, si discute, si fanno tavole rotonde, commissioni .... ma alla fine o si partorisce il classico topolino o si cerca di far rimanere tutto uguale a prima .
    Punti in lista base è per alcuni una religione un dogma e quindi intoccabile.
    Purtroppo direi io....

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  5. Per le gare promozionali, secondo me se vengono fatte nel periodo giusto, riesci a raccogliere un discreto numero di partecipanti.
    Le gare promozionali servono per far crescere il movimento, la visibilità e l'attività quindi se a una società non interessa questo ogni organizzazione promozionale è tempo sprecato...
    Per la lista base sono d'accordo con voi che non serve niente tranne per alcune categorie, che per me vanno dalla 16 alla A e le categorie B e C andrebbero portate in open e non in categorie agonistiche

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  6. Buongiorno,
    ho letto con molto interesse questo pst "MTBO-O quale futuro" Ricordo quando nel 1999 mi sono avvicinato con curiosità al mondo del MTB-O. Condivido in pieno quando dici, che agli "albori" di questa disciplina la maggior parte dei partecipanti erano atleti e atlete provenienti dalla CO. Ricordo bene le società che per prime si avvicnarono come l'Orienteering Club Predaia, il Nordestarcento, il Misquilenses Orienteering... Mi rimane impresso il 28 agosto 1999, giorno della 3^ Prova Coppa Italia MTB-O e valida come Campionato Trentino MTB-O. Una gara stupenda, svoltasi nei magnifici boschi dei Sette Larici e della Predaia. C'era anche del pubblico quella volta. Ricordo che venne presentata ufficialmente la squadra nazionale di MTB-O guidata dai tecnici Giuliano Moretto e Orlando Prini. C'erano veramente diversi giovani che promettevano bene! Addiritura venne pensato un centro in Alta Val di Non...ma non divenne realtà purtroppo! Negli anni successivi vi fu l'ingresso di nuove società sportive dalla CO ma anche si avvicinò qualche società proveniente dal ciclismo. Da ricordare il Dedalus Orienteam Vicenza! Come si può dimenticare l'infaticabile Vito Moro? HO un ricordo del 2 giugno 2001 quando al Lago di Fimon (VI) partecipai al Campionato Italiano Lunga Distanza di MTB-O. Ottima l'organizzazione, ma notai un cambiamento nell'aspetto tecnico...si iniziò forse da quel giorno a scegliere luoghi di competizioni MTB-O quasi su strada anzichè in mezzo ai boschi! Concordo in pieno sui punti 4, 5, 8. La MTB-O è molto diversa dalla CO, va utilizzata la sentieristica e non si può "tagliare"! Sulle cartine belle e grandi, credo che anche per quanto riguarda la CO ci sarebbe molto da dire. Migliaia di euro per grandi eventi che rimangono "cattedrali nel deserto", e poi ne ve n'è nessun uso turistico-ricreativo. Riguardo al "movimento arroccato", condivido in pieno. Per il punto 8, successivamente al 2001 non ho più partecipato a gare di MTB-O proprio perchè a mio modo di vedere si trattavano di gare di ciclismo su strada (a parte qualche eccezione) e non più di gare veramente di MTB-O. Ci sarebbero zone stupende in montagna!
    Venendo a proposte per cambiare l'attuale situazione credo sia importante mettere in pratica la convenzione tra FISO e la Federciclismo. Penso che una Commissione con esperti di entrambe le Federazioni possa veramente essere un organismo importante per poter vedere a che punto siamo e trovare delle soluzioni comuni per una maggior promozione della MTB-O.
    Un'altra proposta potrebbe essere quella di sviluppare degli itinerari/palestre permanenti di MTB-O per consentire non solo a chi pratica già l'orienteering, ma a turisti, gruppi, scout...di avvicinarsi.
    Un'altra idea, perchè non sviluppare un rally MTB-O! Credo che bisogna prendere spunto anche dal mondo del ciclismo, cercare di essere un po' aperti a nuove possibilità.
    Meno regolamenti, certamente! Secondo me è inutile prevedere tasse gare, omologazioni...per un movimento così ristretto. Stesso discorso anche per lo SCI-O!
    Ci vorrebbero più gare zonali (nelle valli di ogni provincia/regione), coinvolgerebbe molto di più e costerebbe meno, e si avrebbero più persone che pian piano parteciperebbero. Poi si può pensare a gare nazionali con un livello tecnico superiore, con le categorie, lista base e quant'altro...
    Ma per cambiare la situazione, bisogna sedersi attorno ad un tavolo e avere il coraggio di esprimere la propria opinione e saper anche ascoltare! Non è semplice, ma non è mai troppo tardi per tentare...

    Marco Rosa (Villazzano di Trento)

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