Questo post lo vorrei dedicare ad Azimut Magazine.
La rivista che ha visto la luce ormai da un po di anni nella sua nuova versione grafica mi piace moltissimo, soprattutto l’impaginazione, gli
articoli e il taglio dato.
Secondo me una rivista di settore perfettamente in linea con il mondo di oggi.
Mi permetto qui di fare delle riflessioni e delle critiche al
fine di rendere se è possibile ancora più “accattivante”, completo il prodotto.
1) Le
pagine a sfondo colorate sono molto d’impatto, ma alcune volte la scelta del
colore delle scritte forse non sempre è la più indicata per una lettura agevole
(fondo rosso e scritta nera esempio come si può vedere nella foto qui sotto, senza ingrandire la foto a sinistra si legge, mentre a destra si fa molta fatica o sbaglio?)
2) Una
seconda osservazione ( legata al primo problema) direi che l’altezza del
carattere è decisamente troppo piccola.
Siete riusciti a leggere la frase? Ora la riscrivo a caratteri normali..eccola
Una seconda osservazione ( legata al primo problema) direi che è l’altezza del carattere: decisamente troppo piccola.
Per rendersi conto visivamente ho fatto un semplice confronto con una pagina di un libro (romanzo) e un articolo preso da Azimut.
Credo che non ci siano commenti da fare.
Tra l'altro in questo articolo per le "domande" si è tenuto un font stampatello e alto (abbastanza leggibile), mentre per le risposte e di solito per tutti gli articoli il font è molto piccolo.
Forse riducendo un poco lo spazio libero laterale credo che il numero di pagine ( e quindi i costi) rimangano uguali, ma la facilità di lettura (e quindi la COMUNICAZIONE) ne tragga indubbiamente vantaggio.
3) Essendo una rivista di settore molto specializzata a volte (diciamo negli ultimi numeri) trovo degli articoli scritti da specialisti un po troppo generici su argomenti che
invece secondo me si "devono trattare" in maniera più approfondita visto che i lettori sono per la maggior parte “esperti e maturi” orientisti.
Sempre per il discorso della COMUNICAZIONE , un settore che in questi anni ha fatto passi da gigante vorrei segnalare un'altra piccola cosa.
Azimut vademecum
Fino a pochi mesi fa facevo parte del CRL della Lombardia ed
ero quindi a conoscenza in maniera diretta dei componenti e i vari
incarichi a chi erano assegnati.
Leggendo il Vademecum 2013 trovo ora che alcune persone (di cui una in
particolare dimessosi dal CRL già da due anni) sono state state inserite di nuovo nel Vademecum 2013 (responsabili dei Giochi Studenteschi), ma non sono più loro.
Sicuramente è stata una svista da “copia e incolla” del 2012, ma rispetto proprio agli anni passati quest’anno ci sono state le elezioni dei nuovi consigli e/o dei responsabili di settore.
Penso che una verifica/attenzione più accurata occorreva farla.
Io non conosco la realtà nelle altre regioni, ma a questo punto spero che non
ci siano altri errori.
Secondo me la COMUNICAZIONE in senso generale è stata un punto “mancante” che la
“periferia” già da molti anni richiede a gran voce “al centro”, forse questo è un piccolo
segnale che c’è ancora molto da fare su questa strada.
Tra periferia e centro (e viceversa) La COMUNICAZIONE deve essere non solo
funzionante e aggiornata, ma anche funzionale.
Ecco la risposta avuta dal Stefano Mappa su una mia email da cui poi è nato il post sul blog
RispondiElimina"Carissimo buongiorno e grazie per la mail invitami,
le rispondo con la mia mail personale e metto per conoscenza anche i miei collaboratori così insieme esamineremo i suggerimenti che mi ha segnalato.
Riguardo la comunicazione interna, le posso dire che proprio in queste settimane stiamo studiando come risolvere il problema e ciò, alla luce delle indicazioni contenute nel programma di comunicazione del quadriennio, ampiamente descritto proprio nell'ultimo numero di Azimut.
Comunque la ringrazio per la cortese collaborazione sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Stefano Mappa