lunedì 17 giugno 2013

Fai della Paganella, Gara di Coppa Italia long

Non so da che parte cominciare visto che il week end è stato molto intenso dal punto di vista organizzativo, “stress lavorativi” e “febbri altalenanti “ per la seconda genita.
Alla fine sono riuscito a sistemare tutti gli ostacoli che man mano si frapponevano alla riuscita di questa “micro-vacanza” famigliare, con in aggiunta la gara di Coppa Italia.
Nel limite del possibile mi ero preparato sia di tecnica che di corsa a questa trasferta, ma mai avrei pensato di toppare alla grande una delle scelte lunghe e toppare è un complimento.
Nonostante la complicazione del viaggio per raggiungere la malga grazie ad amici orientisti con macchine vuote avevo fatto tutto per bene prima di tuffarmi nei “soli” 3,6 Km.
Ottimo il riscaldamento, dove ho preso confidenza con il bosco e le curve di livello.
Sono tra gli ultimi a partire e mi sento bene, al cancello con carta individuo subito il mio primo punto e riesco a scegliere la strada + corta ma molto tecnica e nell’eventualità quella su sentiero…
Pronti via,prendo la cartina e scopro subito di aver visto bene…salgo verso la lanterna svedese e da qui mi dovrei buttare giù con una lettura attenta della carta…
Ripensamento (fifone)….non capisco niente (ovviamente ero fermo e scrutavo verso il basso) e così prendo il sentiero ripensando alla mia massima:
“la prima lanterna non ti fa vincere la gara,
ma può benissimo fartela perdere!!!”.
Così allargo sul sentiero, ma le tracce dei trattori mi traggono in errore e invece di prendere il sentierino che mi porta in prossimità del punto vado per la tangente e a quel punto o leggo la carta o la mia gara finiva lì.
In realtà la carta ho cominciato a leggerla bene e mi sono ritrovato subito dentro, peccato che  ero arrivato quasi sotto al triangolo e mi apprestavo a fare la strada “corta e tecnica”.
Punto 2 nessun problema, per la 3 c’è un sentierino che mi porta e arriviamo alla 4.
Come prima scelta mi sono detto “faccio la strada e poi salgo sparato per quasi 80 metri….no non ho gambe è meglio tagliare lungo la linea rossa “ parto tenendo solo di bussola e orientamento generale, poi incrocio la strada e sono sulla costa…
Faccio una fatica bestia, ci sono rocce in continuazione che mi fanno deviare e alla fine sono così in basso che potrei prendere la strada nera della prima scelta, ma per non perdere le curve di livello continuo e con un po soddisfazione sono in costa per andare al punto.
Arrivo al vallone e leggo male la cartina (stanchezza al cervello) decidendo di salire, quando invece dovevo stare in curva.
Alla fine capisco e scendo trovando la lanterna (persi ben 4 minuti), poi tranquillo perché non mi passa dal cervello che ho impiegato un’eternità rispetto agli altri, riparto sicuro e la 5 è mia.
Altra discesa a spanne e finisco nel verde vicino alla strada, il ristoro lo salto grazie la mio camelbak e la 6 si arriva facile.
Altra discesa e sto sopra le rocce, ma non vedendole bene decido di scendere e poco avanti c’è la lanterna.
Per la 7 sto in costa e girato il naso lungo vedo un bel albero e una grossa radice che spunta ma dietro non c’è la mia lanterna che intravedo tra le fogli un  paio di curve sopra si me.
Per la 9 non vado per il sottile visto che si deve arrivare alla pista gialla  grande.
Per la 10 mi viene in mente che avevo visto Cipriani scendere lungo il pratone e solo alla fine buttarsi dentro…a quel punto ho pensato che forse avevamo la stessa, ma sono entrato prima troppo presto e quindi mi sono ributtato nel prato e poi troppo avanti e sono risalito tra sassi come un camoscio….se andavo avanti ancora un po la prendevo da dietro e sarebbe stata molto più facile.
Giù a manetta verso la 100 e poi la salita all’arrivo.
Il grande speaker Stefano mi dice subito che ho fatto muovere il podio e che mi dava terzo visto che ero l’ultimo a partire (ma può succedere che uno non scarica subito, dando delle illusioni….agli altri) e passavo avanti a Luca di pochi secondi.

Uno sguardo agli intertempi.
Alla prima dove ho fatta tanta strada alla fine ho preso solo due minuti da Oleg e sono vicino a tutti gli altri.
Bene anche la 3 e 4, ma con il mio errore (uno degli ultimi intertempi) di ben 8 minuti mi ritrovo settimo.
Poi ho una condotta di gara regolare e piano piano risalgo posizioni e nelle ultime lanterne distacco Luca di pochi secondi, mentre mi è impossibile andare a prende Paoli.
Questa volta non ho nessun primo intertempo…i pochi lasciati da Oleg sono sparsi, ma è stata una buona gara e il podio chiamato in pronostico è arrivato. 
Una bella soddisfazione.

La gara mi è piaciuta, il bosco bello e difficile, la carta dopo il primo choc l’ho letta bene e mi trovavo…
I miei appunti sono pochi tenendo conto di una long:
1)                percorso molto lineare e circolare, alla fine pochi cambi di direzione e una sola tratta lunga.
2)              Dalla 4 fino alla 10  quasi tutta in discesa o in costa.

3)    il dislivello maggiore solo sulla tratta 3-4

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