lunedì 30 maggio 2016

Cunardo sud: una gara a "strappi"


Una Gara ancora una volta all’insegna degli errori “gravi” a fronte di una buona prestazione e condizione fisica.
Prima di partire mi sono detto "devo andare piano alla prima e poi prendere il ritmo lentamente ( o forse volevo dire prendi la RITMO che va piano?)

La prima non era proprio facile. Lentamente salgo ad azimut, incontro del giallo molto sporco, ma in carta non mi risulta (in effetti ci sono delle macchie di giallino puntinato su fondo bianco  visibili a malapena e al sole pieno, stando fermi come ho discusso a fine gara con la Tracciatrice Laura "che al PC si vedono bene" (si grazie allo schermo grande e retroilluminato con forte ingrandimento).
Arrivo al canaletta, vedo la fettuccia  che penzola e sotto la lanterna.
Ok è la mia! Si parte bene.
Alla seconda  sono così concentrato che passo accanto al punto/sasso poco più alto di due puffi e salgo verso la parate di rocce quando un “angelo”(al femminile)  da non so dove del bosco, mi canta “Angelo ma dove vai se la lanterna non ce l’hai? Non la vedi la lanterna e lì dietro di te” e infatti la punzono insieme a Di Stefano e rimango perplesso.
E' partito molto prima (non ricordo quando) e lo trovo alla due???? Riparto per la tre e  butto lì “grazie non dovevi” (sono vicino alla zona podio)
Detto fatto ho perso la direzione e sbando paurosamente verso sinistra.
Incrocio il sentiero nell’avvallamento profondo e non lo  trovo in carta. 
Navigo come la falena impazzita intorno alla luce (precipito al 10 posto)

Per la quarta non c’è problema, filo sul sentiero in salita, angolo curva azimut e la lanterna è là al centro dell’avvallamento piatto:  curva di canaletta.

Vedo benissimo l’avvallamento e punto al centro (ora in carta non si vede quasi più niente perché durante la corsa si è notevolmente rovinata nelle pieghe  e i colori si sono sbiaditi (tipo bozza) o forse è una carta ecologica che si deteriora fino a scomparire entro un'ora dalla partenza :-).
Trovo la canaletta , forse è più un ruscello stagionale, curva  e non vedo niente.
Scendo  costeggiando un bel naso da "manuale", salgo, scendo e alla fine eccola su in alto  sul fianco basso della collinetta.
Prima ci sono passato vicino, ma puntando al centro dell'avvallamento non ho  guardato a destra o sinistra.
La canaletta era poco profondità, la lanterna dietro ad un albero e scendeva da più alto dove si perdeva nel verdino (posso dirlo con buona certezza perché a fine gara mi sono rifatto tutto il percorso e quel punto la cartina corrisponde poco alla realtà).
Tra l'altro I numeri delle lanterne sulla carta erano poco visibili (come colore) e avendo piegato la carta a rettangolino i 6 e il 9 (vicini tra loro) facevo fatica a distinguerli non avendo il trattino sotto e quindi avevo dei dubbi di dove andare.

 Qui la mia gara si è arricchita di un rumore strano, come di un ritorno in cuffia..... molto fastidioso....causato da parte di un'atleta che aveva lo stesso  percorso mio e di Di Stefano e più o meno era questo  (tono di voce stridulo):
"dov’è la nostra!!!!!!!!
E’ quella la lanterna?
L'hai trovatAAAAAA? "
Un rumore/voce costantemente acceso e ad alto volume non piacevole nel bosco silenzioso...
Ho provato a scegliere strade diverse, ho provato a tirare, ma con poco successo sia per il terreno poco adatto alle grandi velocità (si fa per dire) sia  per la necessità di leggere la carta per sapere dove andare.
NB Il triangolo 7-8-9 non era il massimo dal punto di vista del manuale del tracciatore.
E'  vero che potevo scendere sul sentiero allungando la strada, ma chi voleva andare in curva/azimut si vedeva gli altri arrivare incontro.( qui ci sono due secondi intertempi e un primo posto )

Dalla 10 alla 11 ho scelto la strada a sinistra della linea retta con la  striscia di prato come linea di conduzione, ma era quasi impossibile correre, (un’altra opzione era correre lungo il bordo recinzione, fatto nel secondo giro, ma l’ingresso al prato non era dei più agevoli leggi rovi e il prato era una vegetazione bassa e ostica per le caviglie.
Si correva lenti, ma il mio intertempo è stato comunque buono.

Altro angolo acuto per andare alla 12, in zona punto mi è sembrata più verde e con più movimenti del terreno, la lanterna posta nella spaccatura nella roccia.
Esco male dalla lanterna e pur posizionando la bussola che mi dice "torna indietro" io insisto nell'andare nella direzione opposta dando ovviamente la colpa alla bussola che accetta e non replica. Quindi avevo ragione io!
 Alla fine dopo aver vagato capisco l’errore e faccio dietro front a tutta velocità.
Nelle ultime vado bene (da un primo posto ad altri piazzamenti) e quando mi accascio all’arrivo sono molto deluso della mia prestazione.
Nel secondo giro ho potuto vedere che anche altre zone che avevano “particolari” mancanti,  la vegetazione cambiata e anche nelle tipiche discussioni dopo gara tra atleti  master la carta era il centro dei problemi riscontrati (nonostante un aggiornamento molto recente del 2015), .
Insomma non sempre si era sicuri di essere  in carta e di cosa aspettarsi.
Al secondo posto i percorsi.
Nel complesso il mio percorso M45 mi è piaciuto anche se gli angoli acuti potevano essere evitati,  una carta e una stampa un po meno carenti e più resistenti come colori...e spero di non dpver più sentire il rumore di fondo che non siano il gorgogliare delle limpide e fresche acque, il canto degli uccellini e il beep delle lanterne..

NB
La mia gara è stata come la sensazione all'arrivo "corsa a strappi", ma In un passaggio del sottobosco ho strappato anche la maglia di società quindi doppio strappo.
Ad oggi non ho visto gli split sul sito FISO e neanche a quello di winsplit. Peccato.

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