Tempo più bello e caldo, ideale per correre.
Le lanterne di ieri e di oggi sono state posate molto bene come gli svedesi sanno fare: complimenti a chi ha svolto questo lavoro.
M 40
Bello nella prima parte (spettacolare l’occhiello con la vista che spazia sull’Aprica, le piste da sci e in fondo la Valtellina) fino alla 8 poi il terreno e il percorso mi disturbato parecchio.
Analisi
Alla prima parto veloce eleggo in maniera troppo superficiale la strada per raggiungere la lanterna, scendo subito nella palude invece di stare in quota e scendere più avanti. Entro giusto, ma scendo con molta cautela perché ho paura di scendere troppo e confondo una zona di semiaperto rimanendo così troppo alto, alla fine arriva gente e decido di scendere anch'io e trovo la lanterna nel giallo!!!
Alla 3 faccio una bella scelta, ma a metà strada (il dito scivola in avanti) mi fisso sulla 4 e arrivo a timbrarla rendendomi conto che dovevo fare ancora la 3. Riparto a razzo e pascolo un po in zona punto perché la lanterna è nella canaletta (che si vede e quindi la posa è stata perfetta).
Alla 5 in debito di ossigeno e per recuperare vado troppo a casaccio e mi sto perdendo via, speravo di trovare la palude e finisco basso e lungo, per fortuna correggo in corsa e vedo la lanterna “bellissima” sulla collinetta: da cartolina.
Alla sette la aggiro invece di andare dritto perché sono stanco, e così pure alla 8.
La 9 è tosta perché il verde e la pendenza sono notevoli, ma la trovo.
Scendo poi troppo per andare alla 10 mancando il sentierino che volevo prendere. Forse salire un pochino nel bianco, sentiero e poi giù lungo il fiume sarebbe stato vantaggioso.
Arrivo alla 10 giusto anche se sto basso e non vedo la lanterna. Leggo meglio la carta e “riprovo” a salire un po ed eccola.
Alla 11 è un supplizio.
Gara troppo a strappi e superficiale all’inizio, quando ho deciso di rallentare e leggere con “criterio” la cartina è andato tutto meglio.
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