domenica 25 settembre 2011

Monti di Rima...che steccata.


La Lombardia  al trofeo delle Regioni arriva terza a pochi punti dal Veneto e dal Trentino.
Un grande applauso  a tutte la squadra,  purtroppo il sabato pieno a scuola mi ha impedito di dare la conferma alla convocazione e domenica non me la sono sentita di fare il viaggio da solo in liguria.
Ho così accettato la trasferta in terra svizzera con un’organizzazione, da parte del DIPA, a dir poco spettacolare per la tempistica, i cambi d’auto, le soste per il bollino dell’autostrada, colazione, pieno di benzina, sorpassi a filo.
Ci ha accolti un micro-paese a dir poco spettacolare. Neanche in un set cinematografico potevano fare di meglio (per esigenze di spazio non avevo con me la macchina fotografica e così sono riuscito a scaricare solo questa foto da internet che non rende )..
Il tempo piano piano è diventato bello e caldo (quota 1013metri). Molte case erano a base rettangolare nella parte bassa di pietra, poi sui quattro angoli del tetto c’erano dei grossi funghi di pietra che sorreggevano una baita di legno. Spesso in questa intercapedine avevano sistemato della legna. Il tutto naturalmente addobbato da grandi vasi di fiori multicolori. La chiesetta un gioiello. Affacciata sulla valla con difronte valli impervie, cascate, alte vette immacolate. Un piccolo paradiso.
In questo piccolo pianoro avevano sistemato il  ritrovo (in caso di acqua sarebbe stato un disastro) e l’arrivo....la polenta, l'asilo nido.
1 km e 300 metri di dislivello per andare in partenza, che era in verticale.
Tutta la prima parte  in salita i miei restanti 260 metri di gara.
 Mi sento un po affaticato ma non sbaglio e sopratutto leggo bene la carta così piena di particolari, di curve di livello, di sassi ecc.
La 3 era forse da angolo acuto, alla 5 scendo un pochino e mi accorgo che sono sotto i roccioni così risalgo e trovo la lanterna.
Dalla 7 alla 20 è solo in discesa: le prime due vanno bene, poi arriva il fattaccio.
Devo andare alla 10, ma in velocità leggo sulla cartina la 11 coprendo la 10. C’è gente, ma non trovo la lanterna. A dir la verità non riesco a raccapezzarmi. Fino a pochi minuti prima tutto Ok, leggevo e sapevo sempre dov’ero e adesso non trovo niente. Dopo aver girato per un sacco di tempo, trovo una lanterna,leggo il codice e mi dico che non è la mia, perché cercavo la 11. Ma era la mia  10 e ho anche controllato la descrizione punti  senza vedere questo codice!!!!
Proseguo ormai frustato e incontro una persone che sta andando alla 11, quando siamo sulla lanterna mi accorgo che ho saltato la 10. Visto che ho perso 15 minuti e dovevo farmi una bella salita non ho proprio voglia di tornare indietro a fare la lanterna e così sono sceso alla 12 imprecando come uno scaricatore di porto e naturalmente mi sono perso…
Poi trovo un rudere e da li riparto per la gara ma senza convinzione, ne voglia e maledicendo il tracciatore per le discese quasi tutte sulla massima pendenza: altro che Bellamonte.
Sono arrivato alla fine proprio arrabbiato con me stesso per aver corso e sudato come non mai nella prima parte di gara (guarderò gli intertempi ma penso di essere li con il gruppo di testa), per poi  buttare via tutto per una disattenzione di lettura nella sequenza punti da  timbrare.
Sicuramente tanti punti positivi in questa trasferta: la condizione fisica che nonostante tutto c’è ancora, la prima parte molto buona, la compagnia di tante persone (anche se non sono stato molto di compagnia) e il posto veramente bellissimo....ma anche un viaggio lungo, una carta di costa e con grandi dislivello che come disegnata la gar anon mi è piaciuta.
Togliendo comunque l’erroraccio a malapena sarei sceso sotto l’ora e i vincitori si sono fermato a 47, 48 minuti……imprendibili.

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