lunedì 17 settembre 2012

TdR2012...le Dolomiti che spettacolo....

 Il primo raggio di sole
TdR2012
Per me il ricordo che porterò sempre dentro nel cuore saranno queste montagne meravigliose, imponenti, uniche...magiche.
Due giorni di "perfezione": sole, caldo, leggera brezza, compagnia, albergo insomma un posto da favola.
Su, in cima al Piz Sorega il parco "acquatico" sarebbe stato il massimo per le mie due bambine.
Le passeggiate, la vista  che si godeva a 360 gradi era solo beatitudine, bellezza, colori, profumi.
Certo che la distanza è stata notevole e in due giorni è stata proprio una sfacchinata nonostante abbia avuto un viaggio abbastanza tranquillo (il rientro in zona milano traffico intenso).
Ci sono poi state anche due gare di Orientamento valevoli per il TdR 2012.
Fino all'ultimo era in dubbio a causa del lavoro e poi per un fastidioso dolore diffuso dietro al ginocchio che non mi ha permesso di allenarmi
 Il rifugio


Staffetta del sabato.
La partenza alle 11.30 è stata la causa di una nostra partenza a notte fonda.
Sicuramente ci saranno stati ottimi motivi per non farla partire alle 14.00, ma su questo tipo di terreno i tempi sono stati rispettati e alle 14,00 eravamo già tutti in libera uscita.
Strano fare una staffetta su carta 1:5.000 (forse ricordo male ma nel regolamento tecnico c'è scritto che le staffetta devono essere fatte su carta 1: 10.000, sarà stata fatta di sicuro deroga alla FISO).
Gara più simile alla sprint con due trattoni per arrivare al bosco (strana sensazione, non riuscivo a rendere allo stesso modo tecnica (dicasi lettura carta) e fisicità (corsa).
Le prime due lanterne le ho prese ma in zona punto ero molto impreciso, meglio la 4,5 e 6.
Alla 6 non so perchè sono uscito così male e arrivato sulla linea elettrica ho preferito prendere la 7 dal basso.
Al punto sotto il ponte non ho voluto fare il fiume (guarderò gli split time per vedere quanto ho perso)
Le ultime  ero molto in affanno e come si dice non avevo più birra in corpo.
Dietro a me non vedevo nessuno e neanche davanti, così mi sono concentrato nel non commettere errori nelle ultime.
Nel complesso sono molto soddisfatto e a parte dalla 6 alla 7 il resto è andato abbastanza bene e anche la corsa ha tenuto per 30 minuti circa.
I distacchi dai mostri sacri sono stati molto contenuti.
Timbriamo il quarto posto a poco più di un minuto dal podio.
Cosa non mi è piaciuto molto:
avevo difficoltà a vedere gli atleti al punto spettacolo sia perchè controsole, sia perchè erano lontani, sia perchè non si  poteva dare nessuna info sull'andamento della gara (sei primo, secondo non mollare ecc) e sia perchè il tempo rimanente prima che arrivasse al traguardo era veramente poco.
Il giro finale secondo me era troppo corto e non dava modo, in caso di "treni", di fare la differenza...non c'era suspance, ho visto solo un pezzo di gara ma credo che non ci siano stati arrivi al fotofinish.
In altre parole la situazione logistica ad una prima occhiata sembrava molto bella, ma dal punto di vista tecnico  lasciava molto a desiderare.



SFILATA   e  PREMIAZIONI
Orario da rivedere visto che il sole è andato a coricare dietro le montagne e un venticello teso ha raffreddato i nostri animi (solo con i podi lombardi riuscivamo a scaldarci un po).
Alla premiazione la temperatura da sopra i 20 gradi è scesa a 10-11 gradi....che freddo...per noi della pianura.




 dall'Albergo

La 100

LONG
E' inutile soffermarmi sulla bellezza del luogo e la spettacolarità del ritrovo grazie anche alla giornata perfetta.
La gara non mi è piaciuta per alcuni aspetti.
Fino alla lanterna 12 è stata "quasi" tutta una corsa in discesa o in curva di livello (con due brevi risalite dalla 2 alla 3 e dalla 6 alla 7) poi circa 100 metri di salita ( più del 70% del dislivello totale) dalla 12 alla 16.
Tipologia di terreno troppo uniforme: giallo come base, paludine (con le pioggie recenti tutte allargate), fiumiciattoli o rigagnoli, boschetti microscopici e molti movimenti del terreno anche piccoli.
Non mi è piaciuta perchè nelle gare long di base ci devono essere tratte lunghe e tratte corte medie.
Se quest'ultime c'erano mancava la/le tratte lunghe con scelte di percorso....
Alcuni punti si vedevano da lontano (o si vedeva l'avversario che andava a quel punto o usciva da quel punto) e mi chiedevo "ma non è possibile che sia la mia, troppo evidente troppo "facile".
Non amo i finali in salita e se da una parte, per vari motivi, si possono mettere dall'altra finire la gara tutta in salita non mi piace (ovviamente questo è puramente soggettivo).
Dalla 13 alla 14 ho il miglior tempo..peccato che dalla 10 alla 11 non ho letto bene la carta (raggiunto da Paoli mi sono deconcentrato) e pur trovando la lanterna 83 sulla collinetta non l'ho riconosciuta sulla carta (si trovava sotto alla mia la numero 84)  e sono andato oltre fino a quasi alla 12..perdendo 3 minuti secchi.
Dolore alla gamba e mancanza di gare da più di due mesi  non mi hanno  permesso di fare di più il sesto posto  italiano non è niente male.


NB
Con aggiornamenti  e piccoli ampliamenti sono state utilizzate due cartine dell'anno scorso dove hanno già disputato gare ...  un piccolo vantaggio per chi vive in zona.... (ad onor del vero ci sono state anche alcune presenze dalla lombardia...)
per non innescare possibili polemiche non faccio altri commenti..e lascio  solo i numeri ...
ho provato velocemente a mettere a confronto le classifiche della gara dell'anno scorso e quelle di quest'anno  (279 partecipanti contro gli 800 del TdR)
La gara è stata disputata sulla stessa cartina (a parte un piccolo pezzo aggiunto legato sopratutto alla partenza e ai primi punti) molte categorie non c'erano ma alla fine il responso è questo:
in quasi tutte le categorie maschili e femminili (un po meno forse in nelle giovanili) tra i primi 5 classificati dell'anno 2011 almeno 1 o 2 lo trovi tra i primi cinque anche nella classifica di quest'anno dove erano presenti le migliore squadre di 11 regioni italiane.

15 commenti:

  1. tralasciando il commento sulla parte tecnica delle gare(si può essere d'accordo o meno,ma cmq ben vengano spunti di analisi e confronto)vorrei invece dire la mia sull'aspetto della sfilata.
    io mi ricordo i primi TDR in veneto a tretto e in trentino in Val di Non dove la sfilata era una delle parti integranti della manifestazione. io ero un ragazzetto e la sfilata era un momento di orgoglio e soddisfazione. partecipare per la squadra della mia regione e sfilare insieme dava un importanza speciale al TDR(ne era in qualche modo l'essenza). Bene, ora che è stata riproposta mi spiace davero tanto che si sottolinei che magari l'orario è da rivedere anzichè dire Evviva,finalmente si riscopre un momento di condivisione dei propri colori che per anni è stato dimenticato...mah...sono perplesso.
    poi "1 o 2 lo ritrovi tra i primi 5"....direi che è un fatto statistico visto che 300 è quasi la metà di 800 e che "chi vive in zona"(trentino/alto adige)è un area ricca di concorrenti abituali frequentatori di podi e affini!
    PS
    i tempi della long sono per la maggior parte(se non tutti o quasi) dentro i limiti della taballa del RTF fiso (l'unica "toppata" è la M45)
    grazie per il contributo!

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  2. Ciao, per i tempi non mi sono ancora addentrato ma nella staffetta i tempi dichiarati sono stati mantenuti e anche dentro la tabella, così pure per la long (ho guardato sopratutto le categorie a me più vicine non so se mi addentrerò su tutte le categorie).
    Ma come ho scritto molte volte la bontà dei tracciati non è legata al rispetto della tabella dei tempi FISO (che invece contesto per altri motivi) e non voglio continuamente ripetermi sul perchè e percome.
    Per quanto riguarda la sfilata se da un parte c'è questo ricordo e questa soddisfazione per far parte della squadra dall'altro occorre anche vedere il fatto in sè.
    Dopo la gara noi siamo andati in albergo per la sistemazione (visto che quasi tutti siamo partiti a notte fonda per essere presenti alla partenza alle 11.30 e abbiamo preso possesso delle camere e un po di riposo) riportare tutti di nuovo giù in paese per la sfilata non è che si fa i stati salti di gioia, ma fa parte dei giochi.
    Il discorso dell'orario è legato ad aspetti pratici (poter mangiare presto e poter fare una piccola riunione e info per il giorno dopo e lasciare un po di spazio a questi giovani) e ad un discorso "atmosferico" (forse solo per me): appena il sole è calato la temperatura è scesa di botto di 10 e più gradi (temperature che da noi si hanno di solito in autunno/inverno) e complice l'età avanzata ho sofferto molto il freddo e l'umidità mi è entrata nelle ossa.
    Così pure la luce si è spenta... rendendo tutto meno bello e intenso com'era invece stato nel pomeriggio.
    Se la sfilata in orario tardivo era per avere del pubblico...mi sembra che a parte noi atleti c'era poco o niente in giro per il paese e quei pochi incrociati ci hanno guardato e poi hanno ripreso la loro strada.
    In altre parole la sfilata non dovrebbe essere solo per gli atleti e addetti al lavoro, ma anche per avere visibilità e avere del pubblico (cosa molto difficile nel nostro sport questo lo riconosco).
    Penso che l'orgoglio e la soddisfazione l'abbia più percepita durante le premiazioni che non erano di società, con poco pubblico ecc ma ogni regione tifava per i propri colori e lì sia chi era sopra il podio e chi l'aveva sfiorato apparteneva alla squadra.
    I numeri legati alle due gare sono lì, può essere letto solo come un dato statistico o si possono fare altre considerazioni.
    279 e molto meno della metà di 800 diciamo che siamo più vicino a un terzo (non ho i dati ultimi e quindi non so se i partecipanti sono più o meno di 800)è vero che nel trentino e nell'alto adige ci sono molti big che arrivano sul podio, ma la cosa particolare è che in questa gara erano presenti le squadre regionali e quindi gli atleti più forti di tutte le regioni italiane (era da anni che non si raggiungeva poi questi numeri da Coppa Italia).
    Come ho scritto penso che un piccolo aiutino l'hanno avuta gli atleti (compresi alcuni lombardi come ho scritto) che l'anno scorso hanno fatto la gara qui.
    Una cosa è vedere la carta (come avete ben fatto a metterla sul sito) e un'altra averci corso.
    Questo è OVVIO che non vuol dire che chi ha vinto ha "barato", chi ha vinto è stato bravo. Punto.
    Tanto per dire i numeri raccontano
    a suo tempo avevo verificato i podi dei Campionati mondiali master per vari anni e le nazioni che ospitavano i campionati avevano + medaglie rispetto ad altri anni (pur mantenendo un numero simili di atleti/presenze).
    Nei terreni poi molto diversi da quelli tipici di svezia/finlandia/norvegia i mostri sacri perdevano.
    Se tutte le nazionali fanno poi camp di allenamento su terreni simili alle future edizioni di mondiali una ragione forse ci sarà.

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  3. Faccio notare che domenica esordienti e turisti erano esattamente 90 (quindi gli agonisti un po' meno di quelli contati...) sinceramente credo sia la seconda gara dopo il MOV per numero di principianti! Questa sì che è promozione :D

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  4. Edo mi pare che sappia leggere i numeri :)!!!
    Tra l'altro erano più di 90 visto che molti erano in gruppi. Tra gli Eso solo una piccola parte erano di provenienza "orientistica" ma arrivati lì per vie "traverse"(promozione dell'evento,curiosità tra i gitanti di passaggio al piz sorega,gente che si è incuriosita il giorno prima)
    Effettivamente non abbiamo scritto nel comunicato che a 1500 mt di altitudine a fine estate quando scende il sole la temperatura si abbassa notevolmente....dovevamo scrivere di mettersi la maglia della salute per le categiorie fino alla MW21K e il giaccone pesante per quelle tra la MW35 e la MW55 e di stare in albergo aquelle superiori ,hai ragione! Altra mancanza è stata quella di non organizzare il camp di allenamento e invitare tutte le rappresentative al fine di salvaguardare l'equità di una gara risultata così falsata(il trentino che vince ed il veneto che arriva secondo).

    se la sfilata l'avessimo fatta prima non sarebbe andata bene perchè non avevi il tempo di passare in albergo e riposarti dopo la levataccia e la gara. se l'avessimo fatta dopo cena no perchè avreste incontrato i pinguini....uscire dall'albergo dopo la siesta ...... mai capitato fare le premiazioni non subito sul campo gara!

    Voglio essere presuntuoso e spocchioso fino in fondo e dire che se tutte le gare nazionali rispondessero a questo standard(e cmq x fortuna qualcuna c'è)il movimento orientistico sarebbe di certo più grande e cmq purtroppo ci sarebbero sempre persone insoddisfatte o critiche a prescindere(con la scusa magari della critica costruttiva)

    io in queste tue righe non riesco a trovare il "costrutto" e trovo molto più interessante leggere su queste pagine le statistiche sui tempi gara/tabelle e mi dispiaccio che tu non voglia continuare a ripeterti


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  5. Sinceramente quando ho fatto il corso tracciatori mi è stato insegnato che la bontà dei tracciati si misura in divertimento dei partecipanti, quindi io ho portato a casa belle sensazioni perchè mi sono divertito e li giudico entrambi belli! Il mio ideale di terreno potrebbe essere quello di Chambery, WOC 2011, quello che fa fondere la testa al secondo punto di gara e ne mancano 20... in genere io per primo non ho molta simpatia per le gare a tutta che qualcuno in Veneto chiama "cori mona", ma credo che gli orientisti debbano un pò abituarsi a tutti i terreni! Trovo che sia stata interessante una staffetta stile sprint, e la gara della domenica in molti punti l' ho trovata davvero impegnativa, mi è piaciuta. Un pò malignamente potrei dire che se facevano le tratte lunghe e magari le lunghezze adeguate al livello svedese e discorsi vari che sono stati detti mille volte... ci sarebbe stato chi avrebbe bastonato il tracciatore! (e io auspico che questo adeguamento avvenga).. Per quanto riguarda gli orari.. sinceramente ho apprezzato la possibilità di farmi una doccia prima di essere premiato, e sono d' accordo con Rudi per quanto riguarda la sfilata... è bello avere un momento di condivisione tutti insieme ulteriore alle gare, e anzi, col Veneto ci siamo messi a cantare, a fare cori, compresi i bimbi M/W12 etc etc... BELLO! Il freddo.. si, c' era, ma a 1500 m sulle alpi una felpina è sempre meglio metterla in borsa ;)

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Sarà, ma quando torno da 'ste gare in posti come la Val Badia, faccio 2/3 giorni di depressione cittadina.
    Sul fattore tecnico non intervengo: non ho fatto la gara, non ho visto i percorsi.
    Premiazioni, ok prima di cena, ma preferibili in pineta che in un tendone riscaldato col calore corporale degli "atleti".
    Sulla sfilata poi, scusa Angelo, ma son tutte belinate!!!
    Personalmente l'anno scorso non c'ero, ma quest'anno era tutto molto vicino agli standard del "perfetto". Logico che qualche intoppo, o piccola pecca si siano notate, ma possibile che risaltino solo quelle? Che ti abbiano portato a 2000 metri gratis, quando a Venezia per portarci alla "Salute" hanno aumentato l'iscrizione, non l'hai notato? Suvvia, Angelo...

    Ho già avuto modo di esternare questo concetto in altri luoghi:
    DIVERTITEVI CAZZO!!! Riuscirà mai un orientista a godersi luoghi, gare e compagnia senza sputare bile? SORRIDETE!!!

    Ciao, Stefano

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  8. Ciao,
    mi scuso con tutti se non ho il dono ne la capacità di riuscire ad mettere bianco su nero in modo chiaro le mie idee, le riflessioni, le critiche e i suggerimenti.
    Alcune di queste sono state "giustamente"? lette e analizzate con altri occhi e non era certo il mio scopo quello di criticare, criticare, criticare e sputare bile sulle gare.
    Come ho scritto non avevo in mano i numeri ufficiali degli agonisti e sinceramente attaccarsi a questo mi sembra molto riduttivo e poco interessante.
    Abile invece il divincolarsi tra le pieghe del mio discorso eludendo le varie ipotesi e argomentazioni fatte anche con dati statistici alla mano e mettendo tutto sul "ridere" su sono belinate, mettiti la maglia di lana o la mancanza di un camp di allenamento.
    Se il discorso deve essere fatto e nel limite del possibile debba essere anche serio:bene.
    Se no per me si chiude qui e scusatemi se potete dei miei blog.
    Sul discorso sfilata come ho scritto era una cosa molto soggettiva (e dovuta all'età) il maglione era stato dimenticato in auto e non è certo questo un dramma tremendo...altre cose sono le motivazioni della sfilata, le modalità e tutto il resto.
    (gli spogliatoi erano presenti per fare la doccia prima della premiazione oppure erano solo per cambiarsi?)
    Quante gare ho fatto nei vicini terreni svizzeri (credo un pochettino più bravi di noi a livello agonistico e credo anche organizzativo) e assistere, quando c'erano, alle ristrette, veloci premiazioni senza aver fatto la doccia (e spesso senza alcun riparo.
    "Le perle" di aver organizzato due gare in luoghi a dir poco favolosi sono tutte li nel mio blog proprio all'inizio: foto e commenti e questo è sicuramente un aspetto della gara importante, ma forse è anche importante la gara e la cartina.
    Come dicono i saggi ci vorrebbe equilibrio nelle cose.
    Concordate con me che è estremamente difficile competere con così tali bellezze naturale, aiutati anche da due giornate decisamente dal clima perfetto.


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  9. Per ragioni di tempo non sono un frequentatore di blog, ma essendo tracciatore della staffetta del TdR mi sono imposto di guardarne un po' questa settimana, per avere qualche feedback in più su come è sembrata la gara ai concorrenti. L'intenso lavoro tecnico svolto nel weekend non mi ha infatti permesso di fermarmi più di tanto a raccogliere opinioni, che sono sempre preziose per valutare il proprio operato anche da altri punti di vista e cercare di migliorarsi.
    Spiegherò come è stato impostato il discorso della staffetta, argomento che mi compete direttamente in qualità di tracciatore.
    La carta è stata prodotta in scala 1:5.000, con deroga del Consiglio Federale, per poter utilizzare anche la zona urbana di Corvara e rendere visibile la gara anche a valligiani e turisti; questo sicuramente ha contribuito a far conoscere l'orienteering e ad avere 40 (sabato) e 90 (domenica) tra turisti ed esordienti (e a questi vanno aggiunti diversi genitori che hanno accompagnato i propri figli). La promozione è importante, soprattutto in questo periodo che i numeri non sembrano aumentare. Inoltre l'evento è stato (per le categorie assolute, almeno) un evento-pilota per quel che riguarda l'introduzione della Mixed Sprint Relay che verrà introdotta ai WOC 2014 in Italia: in questo senso abbiamo avuto riscontri molto positivi dai nostri più qualificati atleti Elite.
    L'arena di arrivo doveva essere necessariamente quella: ampi spazi per i concorrenti, disponibilità di connessioni, servizi comodi (ristorazione, servizi igienici, docce), parcheggi a pochissimi metri, visibilità a turisti e passanti. Come squadra che ha gestito dell'evento abbiamo pensato che quella proposta fosse la soluzione la migliore per il comfort dei concorrenti e la crescita in termini di visibilità/praticabilità del nostro sport; "nascondere" l'arrivo in un bosco non porta sicuramente alla crescita del movimento. La posizione di alcuni punti di controllo è stata addirittura scelta tenendo conto anche delle esigenze dei media, al fine di poter avviare un processo di post-produzione di materiale promozionale, fotografico e multimediale che contribuisca alla diffusione dell'orienteering in Alto Adige come nel resto d'Italia.
    CONTINUA

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  10. Posto questo, ho dovuto risolvere i percorsi tenendo conto del grosso blocco di paese/prato da attraversare in andata e ritorno dalla zona di bosco a nord-est (quella più interessante), delle due aree private ad ovest dell'arrivo e della scelta di utilizzare i sottopassi per l'attraversamento della statale. Purtroppo i percorsi medio-corti (M55, W16 e WMASTER) non potevano visitare la zona di bosco a nord-est, altrimenti la lunghezza sarebbe stata eccessiva e avrebbero sforato i tempi previsti dal R.T.F. (che, volenti o nolenti, dobbiamo rispettare, sempre). Questi percorsi sono quindi risultati più facili rispetto a quanto previsto dalla tabella di difficoltà prevista dal RTF stesso.
    La filosofia alla base dei tracciati proposti, per utilizzare al meglio l'area di gara che presentava grandi zone "facili", era quella di proporre tratte veloci e semplici alternate a tratte molto impegnative tecnicamente, per esaltare l'abilità nel cambio di ritmo (tecnicamente parlando) e della gestione dello sforzo; chi non ha saputo capire questo ha commesso subito degli errori appena entrato in bosco, perchè non ha saputo adeguare la velocità di corsa alla lettura/comprensione della carta.
    Vi era poi un punto spettacolo, ben visibile a detta dei più, alcuni minuti prima dell'arrivo, che permetteva ai secondi frazionisti di entrare con calma in zona cambio; inoltre l'ultimo punto si trovava ad almeno 45 secondi prima del cambio, cosicché anche i più distratti potessero ricevere in tempo il tocco del proprio compagno.
    L'ultima parte di quasi tutti i percorsi presentava una variante pressoché equivalente in termini di tempo, che forse non divideva molto i "treni" ma produceva l'effetto che tu al contrario dicevi mancare, ossia la "suspance" di vedere un arrivo testa a testa. Se poi le differenze di valori in campo hanno prodotto pochi arrivi allo sprint (M16-M35-W12) non è certamente da imputare all'organizzazione, ma alle forti differenze nell'attività di preparazione degli atleti posta in essere dai diversi Comitati.
    La gara, con primo lancio alle 11.30, è terminata poco prima delle 15, quando come staff tecnico abbiamo potuto raccogliere i punti, riordinarli e iniziare a posare ai 2000 metri del Piz Sorega dalle ore 17.30 alle 19 (per fortuna io me l'ero portata, la maglia termica!).
    Tutto sommato penso che si sia organizzato un evento di buona qualità. Sicuramente ci sono degli aspetti che si possono migliorare, e li stiamo valutando come staff tecnico insieme al Direttore di gara con un'attenta analisi della gestione per singolo settore, in modo da poter dare sempre più soddisfazione agli orientisti in futuro.
    CONTINUA

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  11. Ultima cosa, mi sono già dilungato abbastanza.
    Ti devo dire la verità, inizialmente non volevo mettermi a fare tutta questa analisi sul tuo blog, considerato il tono evidentemente polemico e per nulla costruttivo del tuo post (lo si evince già dalle prime righe quando contrasti la "perfezione" - che peraltro condivido - del luogo e del clima ad uno sbrigativo e diminuitivo "ci sono poi state anche due gare di orientamento..."). Poi ho pensato che a qualcuno possa interessare conoscere le motivazioni di alcune scelte e capire meglio il perché delle cose, anziché sparare solo a zero per sminuire il lavoro altrui.
    Questa sembra l'attività più in voga del momento: criticare gli altri a prescindere, non si sa se per rancore nei confronti di qualche membro dell'organizzazione o per invidia nei confronti di un lavoro ben fatto. Non so sei ti sei accorto, ma nel tuo post non c'è un solo commento positivo: dici "cosa non mi è piaciuto molto" oppure "lasciava molto a desiderare" o ancora "la gara non mi è piaciuta per alcuni aspetti", ma mai un apprezzamento per qualcosa che è stato fatto bene o per l'impegno profuso dagli organizzatori.
    Il criticare va bene se il suo fine è il costruire, se invece si critica solo per distruggere, il nostro movimento non andrà mai oltre le "beghe di vicinato". Ed è quello che vedo in Italia da troppi anni; forse prima non ci facevo caso perchè vivevo l'orienteering come una grande passione e pensavo a come farlo crescere, ora vedo delle persone (solo alcune, per fortuna) che, oltre a coltivare solamente il proprio orticello, gettano diserbante sull'orticello altrui, per paura che diventi più bello.
    Mi viene in mente sabato quando, dopo la gara, ho chiesto ad un concorrente "Allora, come ti sembra oggi?", e lui mi ha risposto "Mah, ho sentito che tanti si lamentavano che era troppo facile". Al che gli ho detto "Ti ho chiesto di come è sembrata a te, non a cosa hai sentito dire". Questo intendo, il voler evidenziare sempre le cose negative (anche se di fatto non si sono verificate o sono solo per sentito dire) invece che accettare che qualcuno abbia saputo organizzare bene una cosa e dargliene atto.
    Come ho spiegato all'inizio, accetto opinioni e critiche altrui quando sono costruttive e mi fanno migliorare nel mio lavoro e come persona. Penso che le tue critiche possano essere più ascoltate se hanno questo tono, altrimenti ho il timore che ne possa andare della tua credibilità: altrimenti poi uno pensa "tanto quello lì critica sempre tutto, che lo ascoltiamo a fare?"

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  12. Grazie e ancora grazie per i tuoi interventi.
    e lo dico con molta sincerità, i tuoi post sono molto interessanti e "illuminanti" (scrivo e sottoscrivo senza la polemica nè il sorrisetto da furbo che uno potrebbe pensare di vedere) e solo chi sta dietro al palco dello "spettacolo" può sapere e conoscere molti aspetti organizzativi anche hai più scafati.
    Ecco che così si aggiungono molti pezzi mancanti a me e credo anche a molti altri su queste gare.
    Partendo dal punto che le sprint mi piacciono e che questa staffetta presentava molti aspetti simili a questa gara e quindi di mio gradimento (simile sopratutto nelle velocità elevate, tratti cittadini facili nella parte finale) secondo il mio punto di vista è mancato un po il fattore "spettacolare" della staffetta.
    In altre parole non nel senso della visibilità dell'arrivo/partenza, punti in paese, ma dal punto di vista prettamente agonistico.
    E' ovvio che con queste problematiche di "bosco interessante" ai limiti della cartina, il sottopasso, la logistica, i cambi, i posteggi ecc i "vincoli" a cui occorreva sottostare erano parecchi, non per ultima la cartina in scala 1: 5.000 e relativa equidistanza.
    Io sono stato parecchio al punto spettacolo e sinceramente avevo un po di difficoltà a riconoscere i concorrenti (un po il sole contro,un po la distanza e credo molto anche per l'agitazione e se appena facevo due esercizi di preparazione me ne sfuggivano un paio di atleti..con il dubbio che fosse passato anche il mio).
    Alla fine per non fare tutto di fretta mi sono messo nel box d'attesa, facendo con calma i controlli e guardando in maniera più agevole l'arrivo del mio compagno che timbrata la 100 così che avevo tutto tempo per il cambio mentre lui correva il lungo corridoi.
    Un grande aiuto è stato la previsione dei tempi gara data sul sito e delle singole frazioni...ma poi sappiamo che la realtà può essere diversa.
    Partendo come secondo frazionista ho potuto sentire la "narrazione" della gara, ma ho percepito poco dell'andamento delle staffette nelle varie categorie e quindi l'arrivo del secondo frazionista si poteva sapere il risultato finale.
    Nel mio piccolo, come esperienza in staff organizzativo di gare di livello nazionale/internazionale,come sono state queste, sarebbe auspicabile avere un numero sufficiente di pali e teli da posizionare, senza dover dipendere dalla raccolta, riordino ecc. di una gara.
    Non è meno importante solo perchè lo tratto alla fine anzi, ma ti do pienamente ragione quando dici che ho scritto quasi unicamente critiche o cosa non andava bene e nessuno fatto positivo.
    Se possono servire mi scuso, tra i miei tanti difetti hai beccato anche questo.
    Il costo (e non intendo quello veniale) per organizzare un evento, con anche delle novità è sicuramente delle difficoltà è sempre enorme, diciamo immane e lo stress che si accumula notevole...anche perchè come dici tu poi sono tutti li con il fucile puntato.
    Se può servire il mio racconto è stato che il percorso M 45 è stato interessante sopratutto nel primo giro con spazi aperti e bosco, meno il giro nel bosco finale, ma quello che mi è mancato è il discorso staffetta.
    Sono partito che non conoscevo in che posizione ero.
    Durante la gara non ho visto quasi nessuno e arrivato al punto spettacolo dietro e davanti avevo solo atleti o molto giovani o molto anziani (quindi non miei diretti concorrenti) e quindi ho terminato senza un vero e proprio sprint...e non sapendo niente dalla nostra posizione in classifica.
    ripeto se può servirti.

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  13. La scelta del punto spettacolo a pochi minuti dall'arrivo serviva per permettere agli atleti di effettuare il riscaldamento fino a una decina di minuti prima del proprio via, e di fare gli ultimi esercizi tenendo d'occhio i passaggi. Forse il punto si sarebbe potuto abbassare un po', ma quel pianoro era l'ideale per il posizionamento del back-drop sponsorizzato. Però ti ripeto, non ho avuto notizie di problemi nell'individuare il proprio compagno.
    Per quel che riguarda il clima-staffetta (se non ho capito male intendi il poter seguire meglio la gara in termini di posizioni, distacchi, ecc.), si sarebbe potuto coinvolgere meglio il pubblico con una squadra di 3 speaker validi (uno all'arrivo, uno sul punto spettacolo, uno a nord della zona lancio dove i percorsi lunghi rientravano verso la parte finale) per catturare i passaggi degli atleti e dare più una sensazione di telecronaca. Purtroppo una squadra del genere attualmente non esiste nell'orienteering, la si può creare al momento ma se il team non è affiatato si rischia di fare ancora più confusione. Inoltre penso che costerebbe parecchi soldini.
    Alternativa poteva essere il collegamento del punto spettacolo con il computer dell'arrivo. Credo però che seguire bene una gara del genere sia fisicamente impossibile, e Stegal lo fa anche bene per avere solo due occhi... E' impensabile riuscire a dare posizioni, distacchi e notizie su una gara con 16 percorsi! Quindi se si fa la scelta di focalizzare l'attenzione su alcune categorie, diciamo le 21A e le 21K, per le altre si può dare solo qualche informazione estemporanea, senza pretese di completezza. Ai mondiali, dove seguono una categoria alla volta (donne e uomini corrono separati) con almeno 2 speaker, alcune telecamere e diversi punti radio, è tutto molto più facile...
    Ecco, questa è una discussione costruttiva che mi piace!

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  14. Visto che mi son messo a leggere tutta questa interessante discussione, vorrei dire anch'io la mia.
    Prima cosa vorrei ribadire l'eccezionalità dei posti, delle condizioni meteo e dell'organizzazione, veramente strepitosi!
    La seconda è che mi sono veramente piaciuti i percorsi della M21 (staffetta e long): erano un giusto mix di fisicità e tecnica, e sono stati tracciati su due terreni "originali" (non il classico bosco) dove occorreva utilizzare tecniche orientistiche che non sempre si sfruttano. In particolare nella staffetta occorreva gestire bene i cambi di ritmo, e nella long era fondamentale riuscire ad identificare particolari lontani che facilitassero i trasferimenti dall'uscita di un punto all'attacco del punto successivo. Anche io ho trovato molto punti "facili" perchè si vedevano da distante (punti 21-22-23), ma mi piace pensare che a fine gara avevo finalmente imparato come interpretare al gara!
    In particolar modo nelle gare del Trofeo delle Regioni, sono più che d'accordo che è opportuno sfruttare zone non estremamente "tecniche", per dare modo anche alle regioni dove l'orienteering è meno sviluppato di poter ambire a piazzare qualche atleta (magari dotato fisicamente e un po' carente di esperienza) in posizioni di riguardo: il Trofeo delle Regioni deve essere una festa dove il maggior numero di regioni cerca di iscrivere atleti in ogni categoria, per racimolare più punti possibili!
    Se vogliamo che tutte le regioni abbiano degli atleti che si classifichino anche nella M21 o nella M35, è opportuno prevedere dei percorsi impegnativi ed interessanti, ma non eccessivamente complicati. Per gare nei terreni tecnici ci sono le Coppe Italia e i Campionati Italiani.
    Non so se gli organizzatori hanno pensato anche a questo quando studiavno i tracciati, io comunque l'ho apprezzato!
    Una considerazione sul punto spettacolo di sabato: concordo con Angelo che era un po' lontano e per seguire l'andamento della gara era necessario prestare la massima concentrazione al passaggio degli atleti.
    Ma dopo due giorni così.... chissenefrega!

    Ciao a tutti,

    MicF

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  15. Dal punto di vista del racconto live della staffetta, credo che l'obiettivo dell'organizzazione fosse di coinvolgere quanto più possibile il passante, o il frequentatore occasionale della pineta. Ho avuto la fortuna di affiancare Diego Clara (lui sì uno speaker professionista!) il quale ha intervallato la cronaca della staffetta con domande o riflessioni su cosa stavano facendo quelle strane persone in tuta multicolore (una persino col camelbag...!). Ed in tre lingue: italiano, tedesco, ladino, con qualche passaggio in inglese per i due svedesi ed i due cechi :-)

    La staffetta è più fortunata rispetto ad altre gare, perchè ci sono meno categorie. Purtroppo non sempre si riesce ad identificare se chi arriva al traguardo è il fortunato secondo frazionista scarso lanciato alla vittoria (in Open, però, che non conta!) da Gueorgiou, o uno sfolgorante ma sfigatissimo Gueorgiou abbandonato al suo destino di ultimo classificato per via del lancio deficitario di Stegal in M21...

    Gli unici modi che conosco per dare una cronaca precisa ed efficace sono appunto quelli che conosciamo e che ha descritto Denny: una crew di commentatori sul traguardo, un paio di persone al punto radio, magari un pettorale formato A3 con il numero enorme in formato "categoria+frazione+progressivo", il punto radio collegato al pc... per nostra fortuna, i team che si occupano dell'organizzazione delle gare preferiscono dedicare più risorse alla felicità dei concorrenti, e se poi riescono anche a dare allo speaker un pc (team IKP + AltaBadia), griglie in abbondanza (Galano), microfoni che funzionano (Florian) e quant'altro, allora vuol dire veramente che hanno fatto le cose in grande.

    Ah! Un'altra cosa servirebbe... che lo speaker non si perdesse nel bosco prima della partenza della staffetta perchè si ostina a fare il suo giro "per vedere l'effetto che fa" :-)

    Stegal (senza alcun intento polemico)

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