Più o meno un anno fa nel 2012, concludevo la gara al Brinzio (valevole come Campionato regionale lombardo
long), al secondo posto dietro a Roberto Biella.
Nonostante
avessi fatto ben 6 parziali da numero uno (Biella si ferma a quattro) mi ritrovavo a 4 minuti di distacco con un
errore nel finale su una lanterna facile.
La
cosa un po mi bruciava, anche perché al sabato pomeriggio si era svolta la gara
middle come Campionato regionale lombardo a cui non avevo potuto partecipare
perché impegnato con gli scrutini di fine anno.
Ero
così deciso a “vendicare, con il coltello tra i denti”, il titolo regionale
2013.
Un
po per impegni scolastici un po per scaramanzia questa volta non ho fatto
pronostici sulla gara e visto l’assenza di Oleg e dei Guglielmetti la gara
diventava aperta.
Per
un risultato concorrono tantissimi aspetti, alcuni grandi altri piccoli ma allo stesso tempo significativi e
fondamentali.
Sabato
pomeriggio con tutta la famiglia e il camper siamo arrivati in zona gara (tardi
per poter pensare di fare la staffetta), clima e luogo bellissimi.
La
sera poi lo spettacolo delle lucciole e di una luna tirata a lucido come una
sola volta all’anno fa è stato emozionante.
Ho fatto la richiesta
di partenza presto, perché avevo un po paura del caldo e sopratutto troppa gente
in giro che mi distraesse.....
Preparo
tutto con calma, non dimentico nessun particolare e aspetto pre gara, poi mi incammino piano piano verso la partenza che avevo più o meno
individuato nei giorni scorsi durante gli esercizi di “lettura a secco della carta
gara”.
Non
ho particolari tensioni o stress ma un certa determinazione “e calma” nel
cercare di raggiungere il mio obbiettivo: gara pulita e Titolo Regionale.
Alla
1 opto per rimanere il più possibile su sentiero e poi infilarmi sulla
collinetta Curzio e Manzoni sono più veloci di una manciata di secondi.
Per
la 2 sembra facile, ma c’è gente e il
terreno non è come lo aspettavo, davanti a me una ragazza corre decisa e io
dietro fino alla strada, poi il sasso e il punto.
Alla
3 scelgo la strada di arriva in costa dalla curva di livello sopra la verde
due.
Passo
il giallino e vado in curva e arrivo a dei sassi, ma non c’è la lanterna. C’è
Kris che la sta cercando e altri sotto di me.
Saliamo
e lei la trova prima, anche se invece che una parete di roccia mi sembra più un
sasso triangolare?!!!. Perdo rispetto a Biella che passa a condurre.
Ora
c’è la tratta lunga, ma vedo un bel sentiero di avvicinamento e poi lettura
fine.
In
uscita sto sbagliando, ma mi riprendo e raggiungo Kris che sta facendo la
stessa strada.
Scolliniamo
e poi punto al sentiero grosso e poi a quello piccolo.
Viaggio
tranquillo senza spingere troppo. Abbandono il sentiero per la traccia nel
verde. E’ proprio una traccia e faccio fatica a seguirla, passo alla lettura
fine delle curve di livello, la lanterna deve essere li in basso. Eccola.
Faccio il miglior tempo e passo a condurre davanti a Roberto e Di Stefano
Per
la 5 faccio fatica a uscire dall’avvallamento e sto alto per prendere come
punto di riferimento il sasso e il casotto dell’acqua. Sono lento, ma preciso.
Per
la 6 non esco bene e mi raddrizzo a spanne. Quando sono sul sentiero non
capisco bene dove mi trovo, leggo e guardo intorno a me.
Procedo
piano, ma non riesco a capire cosa devo cercare, cos ami aspetta se non un
“casino” di avvallamenti, fosse, tracce di sentiero.
Sono
dubbioso, dopo lo spiazzo piatto tra i due ruscelletti, dovrei esserci…ma non
la vedo. Abbasso lo sguardo ai miei piedi e nella fossa c’è il sasso e la
lanterna.
Prendo
un mino secco da Roberto e di più da Distefano, ma sono ancora primo.
Per
la 7 scendo al sentiero e poi pensavo di fare in costa dietro alla collinetta,
ma il sentiero che si avvicina mi alletta e così lo faccio. Non avevo capito la
morfologia del terreno e invece al termine della collinetta, vado in diagonale
fino al sasso e il punto.
Altri
30 secondi mangiati da Roberto che ora si trova dietro per soli 2 secondi.
Per
il punto 8 in un primo momento decido di
salire e prenderla dall’alto, poi mi butto giù e faccio il sentiero,
supero l’avvallemento molto particolare e salgo verso la linea elettrica.
Entro
nel verde e la mia linea d’arresto sarà la cabaletta, che incontro, ma la
lanterna non si vede.
Saliamo.
Il caldo comincia a farsi sentire per
fortuna attingo in continuazione dal mio camelbak.
Trovata,
ma quanto ero in basso? Primo tempo e rifilo 1 minuto e mezzo a Roberto.
Per
la 9 prima pensavo di farla in costa poi ho preso il pezzo di sentiero
ricordandosi che la lanterna era alta. (qui Roberto incappa in un errore di 2
minuti)
Per
la 10 altra tratta lunga prima penso alla strada sotto, più lunga ma sicura,
poi decido di “tagliare”.
Passo
dal ristoro ma non mi fermo, salgo in diagonale, spero di trovare il recinto
attraversabile, i pallini neri ma mi ritrovo solo con le due cabalette
affiancate e il sentiero parallelo.
Arrivo
in zona punto e mi trovo del giallo/semiaperto. In cartina c’è ma è in
basso o non corrisponde alla zona. Ho
dei dubbi, sono quasi convinto ad andare alla recinzione per fare il punto
quando vedo nell’avvallamento due sassi. Li cerco in carta e li trovo, mi giro
e vado verso la lanterna 10. (miglior
tempo e 1. 20 a Roberto).
Scendo
per la 11, non vado sparato perché sono gli ultimi punti e non voglio fare
errori. Leggo, guardo e alla fine la trovo. (5 intertempo e 20 secondi persi
rispetto a Distefano)
Per
la 12 seguo la strada sotto, poi il prato,
leggo male la carta e sto alto, Ma non lo capisco.
Alla
fine trovo un avvallamento e un ruscelletto e una lanterna…timbro senza leggere
il codice e solo di sfuggita mi sembra di aver visto un 8.
Arrivo
sul sentiero e c’è un grosso bivio..non mi torna…vado avanti e sono sempre più
convinto di aver timbrato sbagliato…la mia è la 51…mi butto nel bosco a
sinistra e la vedo..verifico il codice è la mia. Ritorno su sentiero e giù di
corsa. Faccio un tempo pessimo (perdo 2 e 30 da Curzio) ma anche i miei due avversario
non se la passano bene.
Arrivato
al ponte decido di andare a destra e poi mi “perdo”….ma devo andare alla
piazzetta…corro e timbro e la 100 è li.
Gara
bella e ben tracciata con tutti gli elementi di una long: tratte lunghe, tratte
corte, cambi di direzione, lettura grossolana e fine, distribuzione dello
sforzo (alla fine non ero stanchissimo e potevo farne ancora un po.
Gara
Regolare senza errori a parte la lanterna nel finale che mi poteva costare la
gara.
Un
mix giusto di allenamenti, preparazione tecnica, approccio alla gara e condotta
della stessa.
Ottima
anche l’organizzazione con spazio bimbi fantastico, tempo perfetto, parcheggi e
tempistica premiazioni.
Se
posso fare gli appunti, visto che Giorgio ha già scritto di mettere l’arrivo
alto (soprattutto per il discorso dell’acciottolato) nel mio percorso ho
trovato due punti dubbi:
il
3 lanterna 42 che non mi tornava il disegno nel senso che o non erano segnati
delle pareti rocciose/sassi o era messe
a curve di livello on giuste.
Parlando
con tracciatore e Giorgio anche loro hanno avuto molti dubbi su quel punto…e scusate il giro di parole a quel
punto avrei cambiato punto.
Il
secondo appunto era per la lanterna 10
–85 in zona c’era una chiara zona di giallino molto estesa non segnata in carta
o avrei scritto nel comunicato gara che al punto 85 c’era presenza di giallino non segnato in carta o
avrei sposato il punto ad esempio i due sassi.
NB
La
notte del sabato Brinzio e il Campo dei Fiori ci hanno regalato una luna piena
da spettacolo.
i due punti su cui hai avuto dei dubbi sono gli stessi su cui li abbiamo avuti noi.
RispondiEliminaDel 42 bisogna alzare di una curva i due simboli (ma la cartina non è nostra: si può fare?) e cambiarne uno in sasso e non roccetta.
la 85 siamo andati a vederla in 3 sabato sera dopo la posa del mattino: l'abbiamo messa in cima al naso perchè poi lì il naso scendeva molto più che in carta. Sinceramente non ho fatto caso alla zona di giallino del punto, mi sembrava bosco poco fitto e con ottima visibilità. C'è da dire che tutte le ricognizioni in zona sono state fatte con tempo coperto e quindi senza sole che filtrava e pure l'ultima è stata fatta all'ora di cena di sabato, magari alle 11 del mattino l'impressione è diversa.
Ciao, queste due osservazioni sono delle finezze, in gara (e quindi con tutte le attenuanti dovute alla tensione, allo sforzo e alla velocità) sopratutto la seconda la zona era decisamente giallina o per essere precisi da cartografo: pallini gialli sul bianco. Siccome nelle vicinanza al punto c'erano altre piccole zone di giallino segnate in carta la cosa mi ha un po disorientato e il naso dall'alto (arrivavo dai due sassi vicini) non l'ho visto più di tanto.
RispondiEliminaLa mia riflessione è che se un punto vi fa discutere molto voi a mente fredda e in fase di posa forse (magari a malincuore) occorre spostare il punto in una zona più affidabile o correggere il file che se non sbaglio è di proprietà del CRL e che quindi si può modificare in pochissimo. Comunque al di la di questi la gara mi è proprio piaciuta un sacco sotto tutti i punti di vista e secondo me a parte la bravura del tracciatore c'è dietro un "grosso" lavoro di preparazione a monte e con largo anticipo o sbaglio? non ho voluto intervenire sul discorso del tempi di gara perchè secondo me sono le tabelle FISO che non vanno bene per una gara long.