lunedì 31 marzo 2014

Clusone..un successo: ho corso.


Due giorni di vacanza, di sole e due gare, anzi una.
Sabato con tutta la famiglia e le piccole che correvano come matte alla ricerca delle lanterne nel centro storico di Clusone, mentre domenica la 1° prova di Coppa Italia nella Selva di Clusone.
Terminata la tecar in settimana ho continuato con il ghiaccio, antinfiammatori e riposo ..sperando in un recupero per la gara di  domenica.
Lungo la strada per andare alla partenza tanti pensieri mi affollavano la mente....e non era certo dei più positivi visto il primo recupero e poi al riprendere dell'attività blanda un nuovo peggioramento.
Chissà come avrebbe reagito il mio ginocchio destro alle sollecitazioni della corsa?
Arrivo con calma alla partenza  e procastino il momento di iniziare il vero e proprio riscaldamento per "la paura" del responso.
Alla fine sul manto erboso dei campi ho iniziato a correre molto  lentamente è le prime sensazioni erano positive.
Un po di stretching e lì qualche dolorino in più è apparso, ma nel complesso mi sono detto: prova a correre piano e cerco di sbagliare il meno possibile...tutto quello che arriva sarà solo UN SUCCESSO.
Prima gara nel 2014.
La tensione ai cancelli aumenta anche perchè in partenza gli eso on i bigliettini e la registrazione sulla griglia, sport ident cambiate creano un piccolo ritardo...subito appianato...
Sono davanti alla cassetta e il bosco bianco con leggere ondulazioni è davanti a me.


Parto, la prima è  proprio vicina, ma tra la paura di sbagliare e sentire "l'appoggio" e non i dolore ...decido di andare tranquillo...settimo tempo.
La seconda è una bella tratta con molti sentieri da tagliare...decido il mio punto d'attacco e corro.
Sono però un po indeciso e lento nella lettura, nella scelta della strada infatti faccio il 9 tempo, ma mi becco più di  un minuto da Pradell.
Alla terza il primo grosso errore (evidenziato anche negli split time), vado bene ma quando sono nel piatto mi "perdo" un po e non riconosco il movimento del terreno  24 tempo (solo alla 7 guardo l'equidistanza della carta 2,5 metri).
Nessuna arrabbiatura, riparto per la 4 con un po di titubanza sopratutto in zona punto dove vado piano
Bussola per la 5 ma scollino troppo a destra e finisco nel verde perdendo tempo prezioso sono dodicesimo in generale.
Per la 6 bussola e corro su un bel terreno  morbido, bene anche la 7  e l'8 risalendo alla 7 posizione.
Per la 9 sono un po troppo a destra, la 10 diritto.
Arriva il rampone  che stando ai tempi non faccio proprio male (11) e anche la 12, mentre per la 13 leggo male le curve di livello e invece di salire (stanchezza!!!) decido di aggirarla ma ci metto un'eternità (secondo grosso errore).
Per la 15  si sale ancora e discesa con qualche incertezza per la 16.
17 un tratta di attraversamento e arrivo un po spostato a sinistra, la pensavo più difficile ma la trovo subito.
Lento sulla 18 dove si sale...la mancanza di allenamento si fa sentire.
Per la 19 pensavo di scalare un montagna ma alla strada capisco meglio e sono subito sul punto strappando il terzo tempo a Biella.
La 20 è solo da correre e salire un pochino.
La 21 faccio un tempo lento e così pure lo sprint finale prendendo pochi secondi da Eugenio.

Negli split time dell'AgoRosso ci sono alcune opzioni interessanti:
La prima riguarda il tempo "ipotetico" senza errori e la classifica parla chiaro.
Oleg una spanna sopra tutti a 2 minuti Pradel, più staccato e con poca differenza rispetto alla gara vera Biella.
Di Stefano recupera un sacco (ha fatto un'errore gravissimo alla fine) sorpassa Pessina, Demattè e il sottoscritto che "guadagna" circa 3 minuti.
Sale tantissimo anche Giorgio.
Insomma se c'era bisogno di ribadirlo gli errori "grossi" fanno la grossa differenza.


Un'altra opzione, bella graficamente, è il numero di lanterne all'interno di una fascia :
colore rosso intertempo primo
colore azzurro 2-3
colore verde  4-6
colore  arancio 7-10
colore  azzurro 11-20
colore  marroncino 21-













Certo il numero di lanterne non legato al tempo "perso"  rispetto al primo non da molte indicazioni ma qualcosa si può capire.

Oleg  solo rosso e azzurro.  Pradell rosso (poco) azzurro tanto e un po di verde (pochino)
Biella quasi un'equa distribuzione tra le quattro fasce (nessun primo tempo).
Pessina, Di Stefano e il sottoscritto si vede subito come il tempo di distacco sia importante perchè
Di Stefano pur avendo un piccolo spazio azzurro è dietro.
Pessina ha un po di arancione in più rispetto al sottoscritto, ma il distacco è di pochi secondi.







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