lunedì 12 giugno 2017

Campionati Italiani Sprint e Middle: DUE ARGENTI

Weekend stratoferico: due argenti ai Campionati Italiani 2017, in due gare molto diverse tra loro ma dall'alto tasso tecnico dei partecipanti.

Sabato è stata una mattinata di stress: sveglia l'alba per preparare/caricare la moto per la trasferta.
Poi via per riunione a scuola pre-esami.
Alle 10 doveva finire tutto, ma la presidente esterna (ex nostra preside) ci inonda di ricordi, divagazioni, aneddoti che mi mandano in sbattimento....quando finisce!!!
Firmo più veloce di un fulmine e sono già in sella per raggiungere Trezzo e l'auto di Ale&C.
Traffico, tutor velocità, imprevisti vari mi stressano per tutto il tragitto dove continuo a guardare orologio, contakilometri e ovviamente la strada.
Sono più o meno in orario a Trezzo, ma la sbarra del telepass non si alza.
La tipa al microfono non capisce dove sono entrato ...la barra è sempre abbassata...il caldo è aumentato e nel casco mi faccio la permanente gratis....ma quando ti ci vuole per verificare targa e la tariffa?
Alla fine sono al parcheggio....si scarica la moto e non mi risparmio una "frustata" gratis a Kris sulla gamba (maledetti elastici).
Ripartiamo per recuperare Maria, ma andiamo lunghi saltando l'uscita giusta!!!
Cattivi presagi.. no, non ci pensiamo.
I tempi sono stretti... e arriva la prima coda a Brescia...per fortuna non perdiamo troppo tempo.
Finalmente a Vigolo Vattaro e in orario.
Terzo stress della giornata: la gara sprint.
Quest'anno è il primo anno in categoria M55 e dopo la vittoria a Marostica sono tra i favoriti (Stefano Z. azzecca al 100% il podio M55), ma i continui accenni non mi danno tranquillità.
Mi isolo e cerco la concentrazione.
Ho il dubbio se tenere la bussola con lente o solo occhiali bifocali...in settimana ho fatto parecchie prove non trovando la quadratura del cerchio...deciderò in gara.
Parto tranquillo, ma deciso, in una bolla "agonistica" giusta e per 1 minuto e 32 secondi sono anche Campione Italiano 2017!!!
Dopo le prime lanterne capisco che la carta si legge benissimo; non ci sono "trabocchetti" e così tolgo la bussola.
Uso il dito con freccia rossa e gli occhiali.
Poche scelte, ma è richiesta una grandissima attenzione/concentrazione, continui cambi di direzione, dentro fuori, vicoli molto piccoli, salita.
Alla 14 dopo aver timbrato riparto e perdo equilibrio sul terriccio.
Sto per cadere e per stare in piedi afferro la staccionata di legno (a fine gara le spine di legno mi faranno molto male oltre ad essere complicate la loro eliminazione).
Alla fine sono per terra steso come una pelle di leopardo.
Mi rialzo e decido la strada per la 15 (il garmin mi da quasi 8 secondi di sosta).
Ultimi punti e do il massimo recuperando 22 secondi a Oleg (meglio di me farà Leonardo)
Stefano G. annuncia il mio secondo posto parziale dopo il Campione Mondiale Oleg, ma in gara ci sono ancora atleti forti come Leonardo e Ale.
Per pochi secondi sono secondo, mentre Ale incappa in errori non recuperabili.
La gara senza errori (Winsplits ) mi vede ancora secondo con lo stesso tempo, gara "perfetta" solo un miglioramento fisico mi può portare a leggere la targa di Oleg.
Se posso dire due cose tecniche sul tracciato:
1) manca una tratta lunga con più scelte e sottoscelte.
2) Passare da una lanterna del mio percorso che poi farò poco dopo non è il massimo: la 12 era sull'unico percorso possibile per andare alla 10. Metterla nel cortile più in basso o sfruttarne  un'altra nelle vicinanze.
A parte questo il percorso è stato soprattutto ben disegnato graficamente (anche se in un altro percorso si poteva fraintendere l'abbinamento cerchietto e numero di sequenza cat. giovanile).
Nonostante il groviglio centrale del percorso era tutto sempre ben chiaro e leggibile.
Forse un po scenografico/visibile l'arrivo e il punto spettacolo Elite.


Domenica
Altra splendida giornata e splendido panorama.
Scopro che nel lontano 1996 ho fatto la prima Tre giorni d'Italia correndo sulla stessa carta.
Parto presto e mi faccio il warmup: per fortuna perché sono un disastro. Capisco però la carta, i rilievi e la vegetazioni che mi torneranno utilissime in gara.
Diciamo che più che un riscaldamento era un raid avventura...forse sapevano che domenica prossima sarei stato al Campo dei Fiori?)
Il mio Garmin non ha più batteria e così mi affido alla memoria...come ai vecchi tempi.
Cerco concentrazione e il riscaldamento giusto prima della partenza: sembra tutto a posto.
La prima è "banale" si corre su sentiero e poi la si attacca.
La due vado ad azimut.
Per la tre vado piano per non sbagliare, c'è gente e alla fine ci sono addosso (le tratte corte mi danno ancora un sacco di problemi), ma sono quarto.
Per la tratta lunga vado sul sicuro, forse un po basso. linea d'arresto il verde tre e risalgo un paio di curve di livello per prendere il prato.
In zona punto esco forse troppo presto dal sentiero (mi ero prefissato di entrare alla torretta di caccia ma non la vedo).
Terreno piatto, rallento e poi la vedo: un micro-avvallamento.
Zona piatta, lanterne all'apparenza facili ma che non sottovaluto.
Per la 5 e 6 azimut (in questo ricciolo Mair perde il treno podio).
Salita per la 7.
Altra tratta lunga per arrivare alla 8, ma si ripassa dal prato e vado bene.
Scendo nell'avvallamento, ripromettendomi di rallentare perché la zona punto mi sembra complicata e invece la vedo da lontano: facile.
La 9 a curve di livello anche se incontro dei movimenti molto pronunciati che non vedo in carta (a bocce ferme li ritrovo tutti), poi giallo e casa scendo e  punzono.
Conquisto la seconda posizione.
La 10 è una tratta che non da punti d'attacco precisi: vado in curva, ma l'avvallamento mi mette in difficoltà. Tengo botta e calma: sono sulla lanterna preciso.
Per la 11 sono tentato di scendere in strada e poi salire, ma il caldo e la stanchezza mi fanno desistere: rischio cercando di tenere la curva.
Leggo molto bene la carta, ritrovo tutto e arrivo solo un po alto ma la vedo benissimo.
Per la 12 non tiro perché non voglio commettere errori e anche qui ci arrivo preciso, lento ma preciso. Alla 13 ho l'unico secondo miglior tempo parziale poi l'arrivo.
Subito mi rendo conto di aver fatto un'ottima gara, sono soddisfattissimo: pochissime incertezze, corsa regolare, buona distribuzione delle forze, insomma tutto OK.
Infatti gli split time mi danno lo stesso tempo anche se togliessi gli errori (che non ho).
Altra gara al massimo delle mie possibilità e capacità.
In 30 secondi però ci sono tutti gli atleti "normali" dopo Oleg: Carlo Pilat (3°), Mair Rudy (4°) e Gugliemetti (5°).
Poteva essere tranquillamente ribaltata: io l'ultimo dei 30 secondi e una bella medaglia di legno.
A  lungo Biella ha tenuto testa a tutti noi, ma alla 9° è incappato in un errore di troppo.

Gara svolta in un bel bosco, varia e in zone toste, occorreva l'utilizzo di varie tecniche e un bel impegno fisico.

Un ricciolo e due tratte lunghe rendo il percorso "tecnicamente" perfetto....forse solo un po corto per Oleg.
Anche i cerchietti e le tratte erano tagliate nei punti giusti.
Qualche dubbio sulla scelta di imbustare la carta.

Per la cronaca:
sarei arrivato secondo anche in M60 dietro a Balboni di ben tre minuti... 
questi vecchietti vanno come dei treni...
tenetelo a mente o VOI tracciatori.


1 commento: