martedì 9 ottobre 2012

Una domenica di disastri..a Cesuna.


Finale di Coppa Italia a Cesura e va in scena la giornata dei disastri…spero di poter con questa prestazione entrare nel club privato di Stefano…anzi mi sembra di aver preso il suo testimone adesso lo passerò ad altri:-)  sotto a chi tocca.
A fine gara non mi capacitavo molto degli errori che avevo compiuto e ho aspettato la traccia del Garmin per cercare di capire cosa è andato storto e perchè
Sabato avevo svolto il prologo e su alcune lanterne mi ero ritrovato corto sul punto, ma mi sembrava di aver resettato la testa per la gara di domenica.
Ho svolto tutta la preparazione pre gara con calma e non tralasciando niente al caso.
Parto deciso ma tranquillo, non vorrei toppare subito la prima e trovarmi con il fiato sul collo Roberto Biella che mi parte a 3 minuti dietro
1)      prendo a sinistra e risalgo il giallo per arrivare alla buca. Tutto Ok.
2)      Cerco subito il sentiero grande (si poteva  puntare subito alla due) e poi risalgo e arrivo alla due tranquillo e sicuro (sono secondo dietro solo ad Oleg)
3)      Vedo la strada grande di destra, ma l’attacco al punto è comunque distante, simile all’altra scelta che faccio. Sentiero, poi scendo nell’avvallamento, strada, bosco bianco e ancora scendo sull’altra strada. Risalgo il sentiero, ma mi accorgo che è quello prima e allora vado in costa. Arrivo al giallino stando sopra e sbuco sul sentiero che mi ero prefissato come punto d’attacco, A questo punto …non punto la bussola, ma entro a vista e non so per quale motivo mi fisso a cercare la roccia invece dell’avvallamento e altro errore  guardo in alto invece di  guardare a 180 gradi. Alla lanterna gli passo sopra di un niente e qui cominciano a cadere le mie certezze. Solo quando sono sul sentiero capisco il tutto e rifaccio il punto. Arrivo poco prima di Roberto Biella e così riparto a tutta.
4)      Sulla carta mi sembra facile e sparo le gambe. Alla curva faccio il naso e poi giù. Arrivo alla Buca nera. Ok sono leggermente  a sinistra e allora mi sposto a destra….e qui c’è l’errore. Perché non ho fatto la buca, ma  la trincea e così ho deviato troppo a destra finendo in un errore parallelo. Non mi ritrovo, salgo e scendo come una scheggia impazzita e alla fine mi si accende una lampadina e mi sposto verso l’altro avvallamento e a lanterna.
5)      La gara non è ancora finita, la gamba tiene e così corro a manetta, ma invece di stare sulla linea rossa piego a sinistra finendo ….sulla chiesetta. Si apre un’immagine nella mia mente con la MTBO e mi ricordo di averla fatta e di avere anche qui toppato a suo tempo. Invece di stare sul sentiero (troppo facile) vado in curva di livello, leggo malissimo la carta e i sentiero che devo attraversare e anche qui sono a pochi metri ma non la vedo e proseguo.
6)      Con la testa basse e le orecchie ancora di più faccio tutto su sentiero per andare alla 6, in zona punto rallento un po perché è tutto piatto e la buca (secondo me era tutta roccia) non è facile da vedere.
7)      Anche questa decido di stare su sentiero visto i disastri e  ho paura di fare azimut o lettura curve di livello ma strappo un buon 5 tempo (30 secondi da Oleg e 1 minuto da Pilat che ha il miglior tempo)
8)      Sto in costa  e vado a vista. Ovviamente supero il sasso e devo tornare indietro. Non so se per stanchezza o altro ma timbro male e qui  mi daranno punto mancate (PM) con un tempo notevole 4 minuti e 48 secondi (Oleg è sopra i 5 minuti)
9)      Non leggo la carta e vado al 9 punto, sto basso e mi ritrovo davanti una parete di roccia con caverna…che non trovo in cartina se non sotto al punto 8 ma non è possibile. Trovo un’altra lanterna ma è la 112 e io invece devo cercare la 111. Sono basso e risalgo molto sconfortato e la trovo in 1 minuto e 17 secondi  e non 50 secondi come dice split time (1 e 47 miglior tempo per Rudy)
10)   Sono alla fine, corro  sul piazzale e vedo le mie bimbe e Paola. Un sorriso, un raggio di sole in questa mia prestazione agonistica deludente. Da dimenticare.

Amara sorpresa allo scarico per  trovarmi con un PM quando il punto l’ho fatto e non ero da solo a farlo, ma sarebbe cambiato poco.

In tutto questo disastro dove la testa è venuta a mancare alla grande soprattutto quando non ero più sul punto, non ero più in carta, ma dovevo ricollocarmi.
Ho sbagliato anche l’approccio alle lanterne, a parte le prime due dove sono stato concentrato e sicuro, dalla terza in poi  ho sottovalutato il percorso e i punti a prima vista facile e vicini a sentieri o grossi punti di riferimento in realtà per me e per come  ero oggi difficili.
Non ho letto la descrizione punti.
Non ho fatto azimut e mi sono innervosito ai primi errori correndo troppo forte rispetto alla mia capacità di lettura e interpretazione della gara.
Il tracciato era giusto per una long, forse (ma qui non posso fare testo visto i miei disastri) facile in molti punti, troppo  vicini a sentieri e forse non mi trovo d’accordo con l’abbinamento con le W 18 e  anche i tempi mi danno ragione.
M50 vince con 47 minuti e 27” (tabella fiso tra i 40 e i 50 minuti)
W 18 vince con  60 minuti e 9 “ (tabella fiso tra i 30 e i 40 minuti)
13 minuti di differenza vuol dire quasi il 40% più lente e forse anche meno tecniche?
Il mio parere è che il percorso era a tratti facile per la M50 e un po lungo e difficile per la W18.
Secondo me questo tipo di abbinamento non va bene.
Grande organizzazione per la gara:   prologo il sabato, due partenze differenti, cartelli OK per andare alla partenza.
Causa problemi famigliari sono partito molto presto e quindi non sono stato alle premiazioni e non ho sentito altri commenti.
NB
Sicuramente è forte, ma il tempo nello sprint di Anna Caglio è un secondo sotto a Marco Seppi (ME), ma addirittura c’è chi ha impiegato 11 secondi…e non è Elite....le stazioni non sincronizzate...
Poca cosa ma il disegno sulla carta dalla 100 all’arrivo non è corretto.

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