Finale di Coppa Italia a Cesura e va in scena la giornata
dei disastri…spero di poter con questa prestazione entrare nel club privato di
Stefano…anzi mi sembra di aver preso il suo testimone adesso lo passerò ad
altri:-) sotto a chi tocca.
A fine gara non mi capacitavo molto degli errori che avevo
compiuto e ho aspettato la traccia del Garmin per cercare di capire cosa è
andato storto e perchè
Sabato avevo svolto il prologo e su alcune lanterne mi ero
ritrovato corto sul punto, ma mi sembrava di aver resettato la testa per la
gara di domenica.
Ho svolto tutta la preparazione pre gara con calma e non
tralasciando niente al caso.
Parto deciso ma tranquillo, non vorrei toppare subito la
prima e trovarmi con il fiato sul collo Roberto Biella che mi parte a 3 minuti
dietro
1)
prendo a sinistra e risalgo il giallo per arrivare alla buca.
Tutto Ok.
2)
Cerco subito il sentiero grande (si poteva puntare subito alla due) e poi risalgo e
arrivo alla due tranquillo e sicuro (sono secondo dietro solo ad Oleg)
3)
Vedo la strada grande di destra, ma l’attacco al punto è
comunque distante, simile all’altra scelta che faccio. Sentiero, poi scendo
nell’avvallamento, strada, bosco bianco e ancora scendo sull’altra strada.
Risalgo il sentiero, ma mi accorgo che è quello prima e allora vado in costa.
Arrivo al giallino stando sopra e sbuco sul sentiero che mi ero prefissato come
punto d’attacco, A questo punto …non punto la bussola, ma entro a vista e non
so per quale motivo mi fisso a cercare la roccia invece dell’avvallamento e
altro errore guardo in alto invece
di guardare a 180 gradi. Alla lanterna
gli passo sopra di un niente e qui cominciano a cadere le mie certezze. Solo
quando sono sul sentiero capisco il tutto e rifaccio il punto. Arrivo poco prima
di Roberto Biella e così riparto a tutta.
4)
Sulla carta mi sembra facile e sparo le gambe. Alla curva
faccio il naso e poi giù. Arrivo alla Buca nera. Ok sono leggermente a sinistra e allora mi sposto a destra….e
qui c’è l’errore. Perché non ho fatto la buca, ma la trincea e così ho deviato troppo a destra finendo in un errore
parallelo. Non mi ritrovo, salgo e scendo come una scheggia impazzita e alla
fine mi si accende una lampadina e mi sposto verso l’altro avvallamento e a
lanterna.
5)
La gara non è ancora finita, la gamba tiene e così corro a
manetta, ma invece di stare sulla linea rossa piego a sinistra finendo ….sulla
chiesetta. Si apre un’immagine nella mia mente con la MTBO e mi ricordo di
averla fatta e di avere anche qui toppato a suo tempo. Invece di stare sul
sentiero (troppo facile) vado in curva di livello, leggo malissimo la carta e i
sentiero che devo attraversare e anche qui sono a pochi metri ma non la vedo e
proseguo.
6)
Con la testa basse e le orecchie ancora di più faccio tutto su
sentiero per andare alla 6, in zona punto rallento un po perché è tutto piatto
e la buca (secondo me era tutta roccia) non è facile da vedere.
7)
Anche questa decido di stare su sentiero visto i disastri
e ho paura di fare azimut o lettura
curve di livello ma strappo un buon 5 tempo (30 secondi da Oleg e 1 minuto da
Pilat che ha il miglior tempo)
8)
Sto in costa e vado a
vista. Ovviamente supero il sasso e devo tornare indietro. Non so se per
stanchezza o altro ma timbro male e qui
mi daranno punto mancate (PM) con un tempo notevole 4 minuti e 48
secondi (Oleg è sopra i 5 minuti)
9)
Non leggo la carta e vado al 9 punto, sto basso e mi ritrovo
davanti una parete di roccia con caverna…che non trovo in cartina se non sotto
al punto 8 ma non è possibile. Trovo un’altra lanterna ma è la 112 e io invece
devo cercare la 111. Sono basso e risalgo molto sconfortato e la trovo in 1
minuto e 17 secondi e non 50 secondi
come dice split time (1 e 47 miglior tempo per Rudy)
10)
Sono alla fine,
corro sul piazzale e vedo le mie bimbe
e Paola. Un sorriso, un raggio di sole in questa mia prestazione agonistica
deludente. Da dimenticare.
Amara sorpresa allo scarico
per trovarmi con un PM quando il punto
l’ho fatto e non ero da solo a farlo, ma sarebbe cambiato poco.
In tutto questo disastro dove la
testa è venuta a mancare alla grande soprattutto quando non ero più sul punto,
non ero più in carta, ma dovevo ricollocarmi.
Ho sbagliato anche l’approccio
alle lanterne, a parte le prime due dove sono stato concentrato e sicuro, dalla
terza in poi ho sottovalutato il
percorso e i punti a prima vista facile e vicini a sentieri o grossi punti di
riferimento in realtà per me e per come
ero oggi difficili.
Non ho letto la descrizione
punti.
Non ho fatto azimut e mi sono
innervosito ai primi errori correndo troppo forte rispetto alla mia capacità di
lettura e interpretazione della gara.
Il tracciato era giusto per una
long, forse (ma qui non posso fare testo visto i miei disastri) facile in molti
punti, troppo vicini a sentieri e forse
non mi trovo d’accordo con l’abbinamento con le W 18 e anche i tempi mi danno ragione.
M50 vince con 47 minuti e 27”
(tabella fiso tra i 40 e i 50 minuti)
W 18 vince con 60 minuti e 9 “ (tabella fiso tra i 30 e i
40 minuti)
13 minuti di differenza vuol dire
quasi il 40% più lente e forse anche meno tecniche?
Il mio parere è che il percorso
era a tratti facile per la M50 e un po lungo e difficile per la W18.
Secondo me questo tipo di
abbinamento non va bene.
Grande organizzazione per la
gara: prologo il sabato, due partenze
differenti, cartelli OK per andare alla partenza.
Causa problemi famigliari sono
partito molto presto e quindi non sono stato alle premiazioni e non ho sentito
altri commenti.
NB
Sicuramente è forte, ma il tempo
nello sprint di Anna Caglio è un secondo sotto a Marco Seppi (ME), ma
addirittura c’è chi ha impiegato 11 secondi…e non è Elite....le stazioni non sincronizzate...
Poca cosa ma il disegno sulla carta dalla 100 all’arrivo
non è corretto.
Nessun commento:
Posta un commento