Sono appena finiti i Campionati Italiani Middle e un piccolo
bilancio sarebbe da fare sia a livello personale sia in senso più generale.
Ho deciso di suddividere i post in due perché secondo me le
qual. e le finali sono state due giornate diverse tra di loro e necessitano di
approfondimenti differenti.
Premesso che la zona mi piace per tutta una serie di
opportunità legate sia al territorio,
alla storia, alle cose da vedere e da mangiare.
Una nota di merito agli organizzatori per tutta una serie di
iniziative che hanno reso molto interessante questo weekend oltre all’impegno
mediatico con TV, giornali e patner + o meno sportivi.
Un grazie anche all’organizzazione delle due gare, ma c’è
anche da dire che essendo due gare Nazionali (si assegnavano i titoli Italiani
della Middle) il discorso carta/tracciati e organizzazione doveva essere curate
nei minimi dettagli.
Non ho avuto occasione di vedere gli altri percorsi e così
faccio riferimento al percorso M 45 A.
Ho ritrovato nel regolamento gare 2013 che il tempo FISO fa
riferimento alla media dei primi 3 classificati (all’inizio stagione avevo
trovato che il tempo si riferiva invece al tempo del vincitore….e così ho
modificato la tabella velocità 2013L mannaggia)
In totale 6 categorie rientrano nella tabella fiso (quasi
tutti sono cat. giovanili) e ben 18 sono sopra e anche di parecchio (in W
assoluta siamo a 50 minuti (batteria A)
e 60( batteria B) contro i 35+/-5 di
durata gara, ma anche nei maschi siamo a 51 e 47 minuti.
Diciamo che proprio una middle non era, come non era una
long.
Le batterie sono state più lente anche per un terreno reso
“pesante” dalle piogge, ma visto che si correva su un cartina già “testata”
in molte competizioni e spesso con
tempo brutto i parametri di riferimento a cui
attenersi c'erano ed erano molto attendibili.
GARA IN M 45 A
La gara, a leggere la classifica e i distacchi è andata bene
al sottoscritto e in effetti di errori ne ho fatto soprattutto uno per andare
alla 8, dove ho letto male gli avvallamenti e sono risalito su quello sbagliato
allargandomi troppo verso destra della linea.
Non sono molto soddisfatto del tracciato per vari motivi:
Ø Le
scelte di percorso tra un punto e l’altro non erano molte,
Ø i punti spesso erano vicini a sentieri (in M
45 metter punti vicini a sentieri mi sembra di “declassare” la categoria di
parecchio) o a grossi punti di riferimento (tipo bordo prato) o subito dopo
delle evidenti linee di arresto come i sentieri.
La tratta 8-9 (siamo sui 790 metri) è stata interessante e
ne avrei messa un’altra ancora, mentre mancavano delle tratte brevi con cambi
di direzione insomma un percorso molto lineare un po “accademico”.
Siamo a una media di 510 metri a lanterna (ricordatevi questo valore per la finale).
Un estratto dal manuale del tracciatore.
E’ una specialità nella quale la
distribuzione dello sforzo fisico sarà meno ponderata da parte dei concorrenti,
quindi dove i cambi di pendenza
dovranno essere meno repentini.
Trattandosi della specialità più
dispendiosa dal punto di vista combinato fisico-psichico, il tracciato dovrà
premiare l’atleta più veloce
fisicamente e mentalmente.
I terreni adatti a ospitare gare a Distanza Media
dovranno essere di dimensioni sufficienti per progettare
percorsi possibilmente senza
incroci (3-5 kmq.), delle stesse caratteristiche morfologiche di quelli
indicati per la specialità Distanza Lunga, ma con numero inferiore di
particolari minuti (da usarsi eventualmente con
parsimonia nella collocazione dei
punti di controllo).
Una media di un punto di controllo
ogni 4-500 m. di tracciato misurato in proiezione orizzontale (per i percorsi
più lunghi) può rappresentare una buona base di partenza, ma anche in questo
caso il tipo di terreno scelto per il
tracciamento dei percorsi può influenzare (sia in senso maggiorativo sia
riduttivo) possibili variazioni di tale
dato.
La collocazione dei punti di
controllo nelle zone morfologicamente molto dettagliate può determinare un
rallentamento del ritmo di gara,
con possibili ricongiunzioni di atleti e conseguente scadimento e
invalidamento delle prestazioni
Caratteristiche delle tratte.
In termini di lunghezza si
dovranno prevedere variazioni più contenute rispetto alla Distanza Lunga, e
privilegiare i cambi di direzione,
evitando, a maggior ragione, gli incroci di percorso.
Darei un bel 9 all’organizzazione per il warm-up prima della
gara.
Già da parecchio avevo intenzione di fare un post e trattare
questo argomento: non capisco come in tutti gli sport (che io conosco e ho
anche praticato) prima della gara si fa “riscaldamento” sia fisico (e qui non
c’è problema) ma anche tecnico (pensate a pallavolo, a basket, tennis, sci,
nuoto, ginnastica artistica, tuffi, calcio, equitazione, golf) mentre
nell’orientamento no.
Questa cosa non la capivo, poi è saltato fuori il warm-up e
secondo me è un ottimo strumento non solo
per vedere il terreno, ma per “entrare in carta” prima della partenza (porvare
azimut, curve di livello ecc).
Non ho dato il 10 perché le lanterne erano un po troppo in
“discesa” rispetto alla strada per andare alla partenza e visto il tempo e il
terreno scivoloso….
Se posso fare un appunto ho visto spesso in gara (forse a
tutti i punti) prima la fettuccia rosso/arancio fluorescente della lanterna…in
teoria mi avevano insegnato che chi posa i punti deve ritirare la fettuccia e
portarla al tracciatore che verifica che tutti i punti sono stati messi…(ad una
gara nazionale mi sembra “una regola normale” o no?)
Per fortuna che il posto di ritrovo era da me conosciuto
perché lungo la strada non ho trovato nessuna indicazione orientistica …per
raggiungere il luogo…
Anche il sito della Gara non ha riscontrato i miei favori
sia dal punto di vista grafico che di contenuti e ricerca di argomenti.
Più di un concorrente ha avuto problemi per la descrizione
punti e cartine alla partenza ….forse qualcosa non ha funzionato a puntino.
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