Sabato pomeriggio 13 luglio va in scena il Campionato
Italiano sprint di MTBO 2013 a Crespano.
Dopo aver corso per le gare di CO ho ripreso in mano la MTB
e ho fatto un po di allenamenti nelle ultime due settimane precedenti alla
gara.
Avevo in previsioni anche uscite in carta ma una serie di
contrattempi non per ultimo i forti temporali in tarda serata me l’hanno
impedito (ho avuto anche l’opportunità da parte dell’Oricomo di fare un
percorso gara fettucciato).
Griglia di partenza: dietro a due minuti mi parte quello che
secondo me è il mio principale avversario (Mognato) per il titolo.
Da una parte sono un
"preoccupato" perchè basta un piccolo errore nelle prime lanterne e
mi avrebbe raggiunto.
Dall’altra sono tranquillo e sereno proverò a giocarmela
fino alla fine.
Tutti i preparativi pre gara gli ho svolti con calma e senza
dimenticare niente: sono ai cancelli di partenza e mi concentro sulla gara
lasciando da parte tutto il resto.
Parto.
La prima lanterna è vicina e facile, per la seconda decido
per la strada asfalata tornando indietro e per poco non faccio un bel frontale
con un altro atleta (io stavo leggendo la carta!!!!).
Per ora sono primo dagli intertempi…(è rimarrà tale solo per
le prime due lanterne)
Dalla 2 non vedo la stradina che taglia il triangolo e cosi
mi faccio tutta la strada...mannaggia...devo stare più attento e perdo il primo
posto.
Per la 4 decido di non fare la collina, ma di
aggirarla..altri 20 secondi persi rispetto a Mognato che ha gamba e sale
diritto.
Alla 5 non c'è molto da dire, mentre alla 6 perdo altri 30
secondi con il giro largo..forse troppo.
Stesso tempo per la 7 e allo 8 mi riavvicino al Titolo
Italiano perchè Mognato passa lungo e non vede il bivio perdendo 1 minuto...ora
sono a 5 secondi dal primo posto.
Intanto ho raggiunto Bepi e visto il fondo che abbiamo
appena fatto (linea nera continua)
escludo la scelta a sinistra per fare tutto strada asfaltata....la leggera
salita e il caldo mi tagliano le gambe....perdo un sacco di tempo 1 minuto e
trenta.....e addio titolo.
Alla 10 sono raggiunto da Mognato e concludiamo insieme la
gara.
Sono secondo forse con una gara senza errori sarei stato
dietro ….di pochi secondi ...meglio così.
Due minuti di distacco e niente ma niente se e niente
recriminazioni di sorta.
Sul podio salgo con la mia “grande” che ama avere al collo
una medaglia.
Analisi gara
Nelle lanterne dove occorreva spingere mi è proprio mancata
la gamba...le tratte tecniche sono state poca cosa e le scelte erano minime,
anche se le mie sono state troppo allargate…
Come gara non mi è sembrata molto una sprint di MTBO e anche
il terreno forse non era dei più adatti a questa tipologia di gara, ma di
questi tempi non si può andare molto sul sottile e fare i sofistici: grazie a
tutti.
Comunque mi è piaciuto ritornare a competere, a sentire la
tensione di gara dopo più di un anno di digiuno con la bici.
Tutta l'organizzazione ha funzionato bene, al ritrovo le
fresche docce hanno raffreddato gli animi e i giochi hanno tenuto impegnate le
bimbe alla grande
DOMENICA
Altra gara, altro terreno e altro tracciato.
Mentre per Crespano avevo già gareggiato e mi ero studiato
la cartina di questa non avevo nessuna info.
Chiedo la partenza presto per avere fresco, nessun atleta a
distrarmi e poi stare di più con la famiglia.
Il cambio scala carta mi destabilizza all’inizio e quasi
salto il primo incrocio (poco visibile dalla strada) ..entro nel bosco e la
gara diventa subito tecnica: MASSIMA CONCENTRAZIONE.
Ad ogni bivio mi fermo per controllare, non voglio sbagliare
la prima: sono lento ma voglio entrare in carta (5 intertempo dietro a Bepi che
per i mondiali aveva tracciato un allenamento proprio qui).
Per la seconda ci sono parecchi bivi, cambi di direzione e
ad un certo punto mi sento un po "perso" ma arrivo alla lanterna:
tutto ok.
Miglior tempo e salgo al secondo posto dietro a Pozzan.
Per la 3 invece di stare alto scendo e faccio il sentiero
più grosso e poi lettura accurata. Primo intertempo e primato in generale con 1
minuto di distacco.
La 4 ha un percorso più filante e alla fine decido di fare
il sentierino punteggiato: in salita e pieno di rocce. Perdo 1 minuto e trenta
da Mognato e anche per la successiva.
Alla 4 esco male e non mi ritrovo, ritorno indietro e
capisco.
La scelta bassa non la vedo, costeggio il recinto e poi giù
confidando di vedere il sentierino piccolo che ovviamente salto.
Strada asfaltata e poi, per la 6 devo ritornare indietro….
in salita spacca gambe. Alcune incertezze nei bivi.
I prati e i sentierini sono facili in cartina, ma difficili in
realtà con zone si semiaperto. So che sono giusto ma mi infilo in un piccolo
sentierino cieco, torno indietro e trovo la lanterna.
Per la 7 ci arrivo ma un po deconcentrato.
Sono le ultime, per
la 8 semplifico secondando giù e poi stando in costa, questa è stata più
facile farla che studiarla sulla carta. Primo intertempo e il distacco sale a 7
minuti.
La 9 è li vicino e la 10 è abbastanza filante. Manca
l’ultima la 85 tutta in discesa.
Causa lavori hanno tagliato all’ultimo momento l’ultima e
l’arrivo al campo sportivo: poca roba.
Concludo una prova molto regolare e senza grossi errori (il
secondo è a 10 minuti di distacco…fosse stato il Campionato Italiano…..).
Alla premiazioni salgo con tutte le due bambine che si
prendono la coppa e i tanti altri premi.
Analisi tecnica
Una delle gare meglio tracciate a cui ho partecipato,
sicuramente il terreno ha aiutato il tracciatore ma per tutta la gara occorreva
massima concentrazione e lettura “fine” dei sentieri. Una bella gara e un bel posto.
Il dislivello è stato ben distribuito e pur essendo
visivamente un percorso molto lineare con pochi cambi di direzione, in realtà
questo non lo potevi fare perché non c’erano mai sentieri diritto alla
lanterna, ma sempre un percorso molto tortuoso.
I pochi appunti sono: alcuni cerchietti forse si poteva
aprire per permettere la lettura più precisa e facile della zona punto.
L’abbinamento della mia categoria con le W20 e W40 forse non
era dei migliori visto anche l’esiguo numero di partecipanti femminili.
Le curve di livello: Grossa
difficoltà a leggere le curve di livello sia per la stampa un po tenue, sia per
il numero elevato e la morfologia del terreno.
Spesso solo quando ero sul
posto capivo …se salivo o scendevo.
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